1. Elisabeth


    Data: 21/08/2024, Categorie: Etero Autore: Danmae, Fonte: Annunci69

    ... provocava delle urla soffocate di piacere, le dissi qualcosa nell'orecchio. Inizialmente non ci fece caso. Poi mi chiese: "Say that again, Daniel". Ripetimelo, Daniele. Ma come glielo ripetevo? Le avevo detto "Grandissima porca sei una vera grande troia. Mi stai facendo scoppiare il cuore".
    
    E lei, "Say that again. Tell me Troja. Sounds so beautiful". Traduco: "ripetimelo, dimmi Troja, ha un suono così bello". Poi aggiunse qualcos'altro che sul momento non ho capito. Ma cazzo, mica le potevo chiedere di farmi lo spelling!
    
    Insomma, le rifilai la lista delle parole più volgari che conoscevo: troia, vacca, grannissimia buttana, porcona, manco io mi ricordo più cosa mi usciva dalla bocca. Francamente mi vergognavo per il linguaggio da postribolo che stavo usando, ma era evidente che il suono di quelle parole volgari le sembrava una musica dolce e carezzevole.
    
    So solo che le mie parole strozzate stavano facendo l'effetto che lei voleva: la stavano facendo venire con convulsioni a raffica. Inarcava il bacino sollevando il pube, che il mio cazzo più dentro di così non poteva entrare. poi se lo sfilava e ...
    ... se lo sbatteva sul clitoride, e lo strusciava per tutta la lunghezza dell'apertura della vagina, per poi rificcarselo dentro.
    
    Tutto questo trasi e nesci, infila e sfila avveniva al ritmo di "troia", "troia", "troia", "troia". Un sincronismo perfetto con l’infilata, poi riprendevo fiato nello sfilarmi fuori, per ricominciare l’infilata e l’urlo strozzato. E il linguaggio le piaceva assai, perché le parole le pronunciavo alla trapanese, col il gruppo “tr” detto all’inglese, come loro dicono “true”, e non all’italiana semplicemente dove la “t” e la “r” sono ben distinte.
    
    Voi pensate che io potevo resistere a lungo? No, e poi no. Le diedi un ulteriore botta infilandoglielo dentro che avrei perforato la qualsiasi cosa.
    
    Fu in quel preciso momento, mentre ricordavo quelle sensazioni, quel piacere, quelle emozioni, che vidi il bianco della staccionata del guard-rail della strada avvicinarsi pericolosamente a me. Frenai, sterzai e cercai di controllare al meglio il percorso dell'auto. Ero finito in una trazzera laterale che per fortuna era abbastanza larga e lunga da evitarmi il volo verso lo strapiombo! 
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