Verde e azzurro - v
Data: 19/08/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Doctor_S, Fonte: Annunci69
... sul film, ma anche la Kidman sembrava giocare contro di me, col suo sguardo penetrante e i lineamenti sottili. Oddio. Semmai fossi riuscito ad evitare di venirmi dovunque questa volta, per certo, nulla più avrebbe mai potuto minare la mia forza di volontà!
Non ero sicuro che gli altri fossero totalmente inconsapevoli di ciò che stava accadendo, ma mi chiedevo come potessero non accorgersene. Cercai, così, di prestare attenzione ai rumori ovattati che inevitabilmente stavamo facendo. Speravo che il fruscio della sua mano che sfregava sul tessuto dei miei pantaloncini passasse in secondo piano rispetto alle battute degli attori, che i respiri profondi che facevo non accendessero inconsciamente le luci dell’attenzione di Anna e che quelli leggermente affannati di Roberta seguissero la loro stessa falsariga. Finalmente la scena del Jazz Club. Confidai nell’aiuto della musica. Ma d’un tratto avvertì un leggero rantolo sommesso provenire dalla mia destra.
Piegai lentamente la testa di lato, il tanto che bastava a raggiungere Fabian con la coda dell’occhio. Era crollato in un sonno che sembrava destinato a cullarlo almeno per l’intero film. Evidentemente la giornata era stata impegnativa anche per lui, pensai, vedendo la sua testa inclinata dall’altro lato sul cuscino.
Il flusso dei miei pensieri fu bruscamente interrotto quando, ad un tratto, percepì un’altra mano tentare di crearsi un ruolo nella tragedia che stavo provando a gestire nelle mie mutande.
C’era ...
... qualcosa di inaspettato che la mia attenzione, presa dal valutare lo scenario collettivo, non riusciva ancora a focalizzare. Delicata anch’essa, quasi tentennava mentre seguiva il profilo del mio fianco, ma… dal lato sbagliato! Dalla mia destra!
Sbarrai gli occhi: ANNA! Che stava facendo? Cosa avrei dovuto fare? C’era Fabian a mezzo metro e avevo la mano di Anna nelle mutande che cercava di ritagliarsi il proprio spazio sul mio cazzo! La mia mente per un attimo, che mi parve interminabile, si annebbiò.
Le due mani si toccarono, ma nessuna delle due esitò. Roberta lasciò scendere la sua per dare modo anche ad Anna di divertirsi col mio glande e lei non lasciò sfuggirsi l’opportunità. Con la stessa decisione con cui aveva fatto la sua comparsa, me lo strinse tra le dita ed in iniziò a scorrere il pugno lungo lasta, associandovi una lieve rotazione, per poi lentamente risalire tendendomi la pelle, con lo stesso movimento armonico.
Mi ricoprì il glande, racchiudendolo nell’abbraccio delle dita, e poi tornò a scendere lungo l’asta ruotando e scoprendomelo ancora. Il tutto molto lentamente, con studiata continuità. Decisa. Sinuosa. Senza fretta, con l’intento di volerne apprezzare a pieno la consistenza.
Avvertivo la pelle tendersi, accarezzare il prepuzio, allargarsi e farlo passare. Sentivo le dita di Roberta cingersi attorno ai testicoli e toccare la mano di Anna quando giungeva alla base, dopo avermi teso completamente la pelle.
A tratti la tensione risultava quasi ...