Prede & Prede
Data: 16/08/2024,
Categorie:
pulp,
Autore: scopertaeros69, Fonte: EroticiRacconti
... solo quello aveva da fare e quel microcefalo se l'è scordato.
Quest'ultimo sta ansimando come un mantice, “Ragazzi questa puttanella è davvero brava, hei piano con i denti!”.
Per un po' li guardo, poi mi decido a tornare al furgone per prendere le birre rimaste che questo cretino ha dimenticato.
“Ramon mettiti il goldone quando la scopi, non voglio ficcare il cazzo in mezzo alla tua sborra come la volta scorsa!” gli dico prima di allontanarmi.
Ramon sghignazza, mentre si cala giù i pantaloni ed inizia a menarsi il cazzo, probabilmente pensa che a questo ritmo Karl verrà tra poco e dopo tocca a lui.
Me la prendo con calma, non ho fretta, dopotutto come diceva qualcuno “L'attesa del piacere è essa stessa piacere no?”.
Arrivo al furgone, apro e vi trovo ancora due confezioni da sei intere, ma quanto cazzo hanno bevuto quei due!
Ritorno su, apro la porta, poso le confezioni di birra su un tavolo che c'è contro il muro, seduto a terra spalle alla parete, con il capo inclinato da una parte c'è Karl, ancora con l'uccello di fuori, probabilmente sbronzo com'è, dopo che è venuto, deve essere crollato.
Il corpo massiccio di Ramon, con il suo culo peloso in vista copre quasi completamente la donna di cui vedo solo i piedi nudi, lo vedo sobbalzare, sicuramente pieno come un uovo lui pure, sta dando dentro di spinte.
Mi allontano, prendo una birra e aspetto che finisca, lo sento grugnire e guaire, il che è strano, quando scopa sembra più grufolare come un ...
... maiale.
Quel che è strano e non sento, sono i lamenti di lei, questo è insolito, vuoi vedere che la puttanella non cercava altro? D'altro canto Karl ha detto che lo stava succhiando da urlo come una bocchinara consumata.
Finisco la mia birra, mi avvicino a Ramon per chiedergli come sta andando, gli arrivo da dietro, do una pacca sulle spalle, il mio amico si solleva dalla troietta, poi mi arriva addosso di schiena, no mi vola addosso all'indietro, con una violenza tale da farmi indietreggiare a mia volta e sbattere forte contro il muro.
Un esplosione di stelle...poi tutto nero.
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Lo guardo riaprire gli occhi, intontito dalla botta, immagino la sua testa sia un esplosione di fuochi d'artificio, nessuno piacevole, guarda prima alla sua destra, quello a terra che ho spompinato per primo, credo abbia notato il collo innaturalmente piegato verso il basso da arrivare alla spalla e quel rivolo di sangue sul lato sinistro della bocca, il suo sguardo non deve mai essere stato intelligente, ora lo è anche di meno.
Mi guarda sbigottito, in piedi nuda davanti a lui, chissà se pensa ancora a come scoparmi.
Davanti a lui c'è quello grosso, mi è volato addosso pensando di potermi bloccare dopo che ho fatto la festa al suo amico; l'ho accolto a braccia e cosce aperte, prima di squarciargli la giugulare... era forte...ma non abbastanza.
Ed infine eccolo qui, il mio dessert, eccolo... si sta lentamente rendendo conto, mi fissa incredulo, diamo il tempo ai suoi neuroni ...