I dolorosi piaceri di Roberta e Marco
Data: 15/08/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: aldebrando1, Fonte: RaccontiMilu
... si intuivano sodi come il marmo ed ad accogliere nel proprio palmo quella fessura scoperta, di certo umida. Su quei tacchi di 12 cm Roberta non camminava semplicemente, piuttosto sinuosamente scivolava. Mentre lui le scostava la sedia dal tavolo per farla sedere, la signora elegante del tavolo accanto sorrise e li salutò. Nel voltarsi verso di lei, con i lunghi capelli biondi mossi sulle punte che sbuffarono come una nuvola investita dal vento, lei riconobbe la coppia della sauna. Seduto di fronte a lei, lui le chiese se avesse caldo, “hai le guance così rosse Roberta…”. “Si – rispose lei sorridendo – fa un po’ caldo qui, ma mi piace”. Lui lo sapeva bene che quel rossore di sua moglie non era dovuto al caldo ma a quel misto di imbarazzo ed eccitazione che lei esprimeva quando si sentiva scoperta a fare, o anche semplicemente pensare, qualcosa di birichino, ma fece finta di crederci. La guardò in quegli occhi verdi, così belli con quel maschara che evidenziava le ciglia, e le sorrise con tutta la complicità di cui era capace.
Roberta fu felice di essersi messa di spalle rispetto alla coppia matura, così da non doversi preoccupare di come gestire i propri sguardi con i loro. Al contempo, forse casualmente era rivolta verso l’ingresso della sala e l’adiecente bar. Stando attenta a non farsene accorgere dal marito, cercava il maschio eccitante della sauna – così le era venuto in mente di chiamarlo – curiosa di vedere con chi si sarebbe presentato… una fidanzata, una moglie, ...
... una comitiva di amici sciatori…. chissà. Intanto si gustava la cena e non disdegnava di stuzzicare il marito, avendo cura di lasciare che la gonna le risalisse sulle cosce sino a lasciar intravvedere la fine delle autoreggenti ai fortunati che ne avevano la visuale (alcuni tavoli accanto al loro, oltre ai camerieri ovviamente, che non lasciavamo mai che i loro bicchieri restassero vuoti). Bisbigliando, gli chiese se gli piacesse la signora elegante del tavolo accanto. Lui, facendo finta di guardarla solo allora, rispose che di certo doveva esser stata molto bella da giovane, ma che comunque non era il suo tipo. Era la risposta che lui dava sempre a proposito delle altre donne e lei, che pur lo sapeva, ogni volta sorrideva soddisfatta. Ma voleva giocare e dunque rincarò la dose: “Sai, erano anche loro nella sauna… per avere una cinquantina d’anni hanno proprio dei gran fisici, vedessi… soprattutto lui”. “Ah!” si limitò a commentare Marco che cominciava a capire il motivo del rossore di lei quando li aveva visti lì accanto. Qualcosa successo, o pensato, nella sauna… Pensò anche – o forse intuì – che comunque non dovevano essere quei due il nocciolo della questione… ci doveva essere altro… qualcun altro.
Poi lei lo vide, o meglio ne sentì lo sguardo addosso. Era seduto su uno sgabello del bar, da solo, sorseggiava un aperitivo e lanciava insistite occhiate verso di lei. Un maestro di sci, lì per lavoro da giorni, la moglie a casa, se ne ha una… con una gran voglia di… pensò lei ...