I dolorosi piaceri di Roberta e Marco
Data: 15/08/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: aldebrando1, Fonte: RaccontiMilu
... lui, da queste situazioni, non tragga piacere. La sua conclusione è sempre la stessa: non lo sa! Quello che sa è che, anche se fosse vero che lo eccita da morire pensarla eccitata tra le braccia di altri uomini, non deve ammetterlo troppo apertamente a se stesso nè, soprattutto, a lei. Ha deciso così di lasciarle i suoi spazi, tenendo per se il diritto di controllarli e dirigerli, come se si trattasse di un gioco che è lui a comandare, anche se è consapevole che non è così. Da quattro anni lo fanno, da altrettanto tempo sono felici ed appagati: sapere questo a lui per adesso basta… ed anche a lei, che di certo non è una stupida.
Quella sera mentre, nuda a cavalcioni del bidet, con estrema cura si ripassava la passera con il rasoio, si sorprese a chiedersi per chi si stesse in realtà preparando, se per suo marito che dalla poltrona stava sbirciando per carpire i movimenti delle mani di lei tra quelle cosce lisce color avorio, oppure piuttosto per quel numero di camera e per quel cazzo insolente che non cessavano di ronzarle per la testa. Pensò infine che era proprio tanto eccitata e che questo era l’importante, per lei e per suo marito. Al resto, ci avrebbero pensato via via che la serata fosse andata avanti… una serata che prometteva proprio bene, pensò ancora guardando verso di lui con un grande e sincero sorriso che gli fu ricambiato.
Quando infine fu pronta e si pavoneggiò di fronte a lui per il consueto rito dell’approvazione estatica, gli apprezzamenti di lui le ...
... parvero tradire un entusiasmo decisamente superiore alla media, come superiore alla media le parve l’erezione che lui non poteva nascondere dentro i pantaloni. D’altra parte le mutandine a perizoma le aveva lasciate apposta appoggiate sopra il cuscino, in bella vista, così che a lui non potesse sfuggire il dettaglio che sotto quell’abito di pizzo rosso, senza maniche e così fasciante, che finiva prima della metà delle sue cosce e dalla fine del quale non era difficile intuire il bordo delle autoreggenti…. beh, lui lo aveva ben presente che là sotto la sua passera liscia come la pelle di un neonato…. era nuda. Lei lo guardò maliziosa mordendosi le labbra, con gli occhi che guardavano proprio lì, lo canzonò con civetteria:
“caro, mettici sopra un po’ di ghiaccio… in questo stato non ti faranno entrare al ristorante!” Lui, ridendo, lo sistemò ad ore 12, sotto la morsa della cintura dei pantaloni, prese il suo braccio sotto il proprio e scesero per la cena.
Il portamento di Roberta sui tacchi alti era uno dei punti di forza del fascino erotico che esercitava su uomini e donne. I suoi polpacci tonici ma non grossi si esaltavano nel loro spingere in alto quel sedere che diventava irresistibile. Qualunque uomo avrebbe voluto metterci sopra la propria mano aperta, lui lo sapeva bene… ci soffriva… si eccitava. Come sapeva che stasera qualunque uomo avrebbe voluto mettere la propria mano su quelle cosce mezze scoperte e… risalire fino a stringere quei glutei completamente nudi che ...