I dolorosi piaceri di Roberta e Marco
Data: 15/08/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: aldebrando1, Fonte: RaccontiMilu
... pilota pronta a riavvampare. Ma lui nelle prossime ore la scoperà solo nei propri sogni, pensa lei mentre gli accarezza teneramente il volto.
Pensa anche, e facendolo si sente molto birichina, che lei potrebbe tranquillamente alzarsi, metter su quella vestaglia da camera trasparente sul babydol cortissimo con le spalline di microcatena, uscire dalla camera, attraversare i corridoi deserti ed ovattati ed andare a bussare alla porta di quella camera di cui un bel tipo gli ha sussurrato il numero. Poi, un’oretta dopo, ritornerebbe in camera, rientrebbe nel letto accanto a lui che, eccitato allo spasimo, la abbracciarebbe da dietro e la penetrerebbe avvolgendola ancora una volta in un profondo piacere, nel più grande che a lei capita di provare, quello di essere amata incondizionatamente.
D’altra parte quel bel tipo lo ha incontrato quel pomeriggio nell’area nudisti, dove era andata da sola. .. cosa poteva aspettarsi? Nella sauna, il tipo si era seduto senza indugi accanto a lei, e aveva provato ad attaccare discorso. Alto di certo oltre il metro e ottanta, capelli castano chiari, lisci, buttati da una parte, barbetta finta trasandata, in realtà un tipo curatissimo e… perfettamente depilato, come poi lei avrebbe visto bene… Era magro, ma si vedeva che aveva speso un bel po’ di ore della sua vita nelle palestre e anzi, doveva appena essere uscito da quella piccola dell’hotel, a giudicare da come era sudato e soprattutto da come pettorali e bicipiti erano pompati, turgidi e ...
... … senz’altro molto invitanti, pensò lei. A tratti l’odore di quel corpo sudato le arrivava alle narici e… beh…. sapeva di ormoni peccaminosi, di desiderio… sapeva di eccitazione. Tutti e due con il busto nudo e con i teli di spugna, sui quali erano seduti, rivoltati a coprire alla meglio il ventre. I seni di lei erano orgogliosamente gonfi e sostenuti, non solo per la quotidiana fatica in palestra, ma anche perché li spingeva in fuori tenendo i palmi delle mani spinti verso la panca, un po’ più indietro dei glutei, e – come nasconderlo ? – i capezzoli le si erano induriti e ingrossati mentre lui le parlava e, senza fare nulla per dissimularlo, glieli mangiava con lo sguardo. Altrettanto inutile dire – era un giovane aitante sui 35 anni – che il suo telo di spugna si era via via sempre più sollevato sul suo ventre, non potendo nascondere a lungo l’erezione di un membro che si intuiva di dimensioni invitanti. Lei non aveva accettato in maniera aperta il suo flirtare… ma non aveva neanche chiuso in maniera netta la porta (se lo vuoi fare, puoi solo alzarti ed andartene… se resti lì a rispondere ad un uomo il cui cazzo in tiro sta per scappar fuori dal telo… beh… il messaggio che mandi è chiaro!) così lui, che non pareva proprio il tipo che punta alle grandi conversazioni, dopo un po’ si era alzato, aveva piegato in due il proprio telo di spugna e, tenendolo a cavallo dell’avanbraccio, le era passato davanti avendo cura di presentare ben in mostra davanti al viso di lei il suo ...