I dolorosi piaceri di Roberta e Marco
Data: 15/08/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: aldebrando1, Fonte: RaccontiMilu
... è per te Marco, tutta questa eccitazione di questo gioco, tutta per te amore mio!” gli dice nel mentre guida la sua mano tra le sue gambe, a frugare nella sua fica scoperta sotto il corto abito, a fargli sentire come è calda, fradicia, viscosa. Poi gli sussurra all’orecchio: “Portami in camera amore, fammi tua!”.
Cap 2. IL PREMIO
Fantastico, per Marco e Roberta era stato fantastico dare finalmente sfogo a quell’eccitazione, a quel desiderio che avevano coltivato per tutto il pomeriggio, anzi, da giorni. Non era un caso che quando arrivava il momento di questi giochi, i giorni che precedevano fossero costellati di suntuose scopate, sempre ospitate dal loro letto coniugale, nel quale, alla fine delle giornate, si aspettavano affamati l’uno dell’altra. Marco dunque arrivava alle “partite in trasferta” appagato, un po’ stanco e… con quella stretta alla bocca dello stomaco, mentre Roberta, in quanto magnifica femmina nella propria maturità, vi giungeva appagata ed al contempo letteramente sprizzando sensualità e desiderio, desiderio di provare piacere. Giunti in camera non si concessero neanche il tempo di passare dal bagno: non avevano bisogno di rinfrescarsi: i loro odori li eccitavano… specialmente lui era sensibile all’afrore di femmina che Roberta emetteva dalla propria fessura intima quando era eccitata al massimo dai loro giochi. Volle essere lui a sfilarle l’abito; mentre erano in piedi al fondo del grande letto pronto per la notte, nell’ambiente appena rischiarato ...
... dalla calda luce delle abatjour, lui si mise alle spalle di lei e, mentre le abbassava la zip dietro la schiena, la costringeva a tenere il volto girato all’indietro, così da poter continuare a ravanare con la lingua dentro la bocca di lei. Appoggiandole i palmi delle mani sulle spalle allargò le spalline del vestito e le fece calare scoprendole subito il busto. Le sue belle tette, con la loro forma a coppa allargata ed i capezzoli eretti come chiodi rosa, furono subito preda delle mani di lui, che se ne impossessò impastandole e strizzandole. Scostandole i capelli con il proprio volto mordicchiò a lungo il suo orecchio e le morse la morbida pelle del collo, facendola ridere e strillare. Mentre lei con le mani premeva sulla sua erezione, attraverso il tessuto dei pantaloni, soddisfatta di verificarne l’evidente consistenza, lui le sussurrò all’orecchio parole che la fecero sorridere:
“Chiudi gli occhi amore!”
La lasciò per un attimo lì in piedi, con l’abito abbassato sino alla vita dove si stringeva a fasciare i fianchi e sarebbe stato necessario tirarlo giù per sfilarlo verso i piedi. Dalla propria valigia prese una cravatta, con la quale la bendò. Lei sorrideva divertita ed eccitata: non era la prima volta che la faceva godere senza che lei lo potesse vedere, senza che potesse comandare le operazioni, come a lei di solito piaceva fare. Ma quando lui tornò a sussurrarle all’orecchio, la sua espressione divenne piena di sorpresa, forse mista ad un filo di timore che le ...