I dolorosi piaceri di Roberta e Marco
Data: 15/08/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: aldebrando1, Fonte: RaccontiMilu
... leccarmela potrei pregare mio marito di occuparsi un po’ anche di lei…mi ha detto che gli piacerebbe farglielo sentire nel culo … che ne dice ? Le lascio la porta accostata?”
“E lei cosa ha detto? Mica avrà detto di si?” chiede lui, a cui il cuore si è riaperto ed è ritornato un sorriso sincero sulle labbra.
Lei lo bacia sulle labbra, a schiocco, e tenendogli la testa con le mani se lo guarda tutto:
“non lo so, ricordo solo che se ne è andata tutta delusa…”
Rimane ancora qualcosa che turba lui, che le prende le mani con le proprie, se le porta davanti al petto e le dice:
“Anche oggi hai avuto un successone Roberta, e non potrebbe essere diversamente per come sei bella e sensuale” e mentre lei lo guarda lusingata lui continua “poche ore in quest’albergo e già hai rimediato due numeri di stanza dove passare la notte… tre con il mio a dire il vero… e mi chiedo se non è in un altro che saresti più felice stanotte… di certo non con i cinquantenni…”.
Lei si fa seria, il sorriso abbandona le sue labbra, i suoi occhi si abbassano a fissare le proprie mani.
Rimane un po’ in silenzio, poi, siccome anche lui non dice altro, sempre guardandosi le mani, che adesso sta attorcigliando fra di loro, con voce un po’ incerta gli chiede:
“come fai a sapere che quello mi ha dato il numero della camera… e che mi ha colpito parecchio… insomma… era da tanto che non mi dicevi una cosa così e… di giochi ne facciamo ogni tanto… come fai.. insomma, sono così facile da leggere ...
... per te amore?”
Adesso si guardano negli occhi e nei loro sguardi passa qualcosa che non è rabbia, diffidenza, distanza ma è, piuttosto, desiderio l’una dell’altro.
“E’ perché ti amo, incessantemente da quindici anni, perché conosco ogni minima inflessione della tua voce, ogni gesto delle tue mani… perché tu con me sei sempre stata profondamente sincera e io ti ho permesso di esserlo, lasciandoti spesso libera, anche quando a farlo mi sanguinava il cuore”.
Gli occhi di lei si fanno lucidi. Si alza in piedi, resta un po’ lì, come incerta sul daffarsi – restare da lui o chiudere il cerchio di quel gioco in un’altra stanza, con un altro uomo, cosa che lui accetterebbe di buon grado, rientrando questa opzione all’interno delle regole stabilite – poi si volta verso di lui, si tira un po’ su lo stretto abito e, cogliendolo di sorpresa, gli sale a cavalcioni sulle gambe. Con le mani sulle spalle di lui, il proprio viso quasi a contatto con il suo, gli parla con parole dolci:
” Marco, ogni tanto mi dimentico che ti amo e perche mi sono innamorata di te tanti anni fa. Poi, capita che tu mi parli così, che tu mi faccia ricordare come sai aver cura di me, come mi sai capire e quanto sei disposto a sacrificare te stesso per farmi felice… e quando capita questo mi ricordo di quanto ti amo e sento per te quello che sentivo il primo giorno… nel cuore e… là sotto…”
Gli caccia la lingua in bocca e si baciano a lungo, incuranti delle poche altre persone presenti nella sala. “Questo ...