Quello che vuoi da me. Pt. 4
Data: 11/08/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Numero primo encore, Fonte: EroticiRacconti
... Pure? Basterà quello che c’è, io mi porto dietro vestiti, libri e un cuscino...Anche tu hai le chiavi vero?
- Sí, ma se è un problema ti lascio tutte le copie.
- Tutt'altro. Domani portale con te, potrei non essere in grado di aprirti la porta
- Non c’è bisogno che tu faccia niente per...
- Ora stammi a sentire tu. Non ce n’è bisogno, lo farò perché vorrei farlo ora, ma non posso.
- Mmmh, ok, sto creando un mostro
- Più di quanto si possa pensare. Bacio, a domani
Vuotai l’appartamento dalle mie cose in una mattina, e bastò un solo carico per lasciarmi alle spalle quella parte della mia vita. I 4 ragazzi mi lasciarono poco più della parte di direttrice lavori. Lasciai le chiavi a Luca, che probabilmente era stupito si stava ancora domandando come avessi potuto organizzarmi così rapidamente.
- Non abbiamo più niente da dirci. D’altra parte, non che abbiamo davvero dialogato. Comunque grazie, di tutto.
Sí Luca, grazie delle umiliazioni, della poca considerazione, dell’avermi fatto sentire una nullità per poterti sentire qualcuno. Grazie per l’insoddisfazione verso me stessa che mi hai fatto sentire, e per avermi fatto capire che non volevo più essere trattata come mi hai trattata. E grazie per le corna, anche se non sai che nella peggiore delle ipotesi in quello siamo pari, e io te le ho fatte con gente con cui vai a vantarti delle tue conquiste. Dopo non avergli detto tutto ciò, mi voltai, lasciandolo al suo destino e incamminandomi verso il ...
... mio.
La casa era molto meglio di quanto potessi sperare. Mentre gli operai si facevano simbolicamente aiutare nel trasportare le mie cose all’ interno di essa, iniziai a valutare la nuova sistemazione. Era deliziosa, luminosissima e con un gran carattere. Se fossi rimasta lì a lungo avrei potuto arredarla con gusto, mescolando mobili moderni a quelli di legno antico che Marco aveva messo, senza far sfigurare nessuno dei due stili. Senza rendermene conto iniziai a immaginare in quali punti avrei potuto essere legata, alla mia nuova dimensione in quel luogo. Scelsi il modo in cui avrei voluto che Marco mi trovasse, e feci in modo che gli operai lasciassero quel punto sgombro. Rimasta sola già nel primo pomeriggio, scrissi al padrone di casa.
“Già finito di scaricare! Sono sola, inizio a vuotare le scatole. Pensi che ceneremo insieme per festeggiare?”
“Perfetto! Ti piace la casetta? Ottima idea la cena, facciamo intorno alle 9? Porto vino e dolce”
“Facciamo sushi? Me lo faccio portare e ti aspetto”
“Fantastico. Allora porto birra, champagne per il dolce”
“Non vedo l’ora”
Cominciai a riporre un po’ delle mie cose nella cabina armadio e negli armadi, preoccupandomi degli abiti più importanti. Gli ultimi che avevo acquistato. Quelli della rinascita. E poi libri e musica. Nella casa c’erano TV e stereo, e misi un CD dei Coldplay per smettere di pensare alla serata mentre cercavo di tenermi la testa impegnata con il lavoro manuale. Non mi stavo rendendo del tutto conto ...