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Il rientro
Data: 08/08/2024, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
... una finta?’ ‘Beh! Sì. Non potevo certamente sottostare senza un benché minimo di resistenza. Sono pur sempre una donna. Ma ora basta. Dimmi di te; cosa hai combinato in questi giorni di lontananza. Chi ti ha fatto uscire dal guscio?’ Le racconto ogni cosa trascurando i particolari. Mia madre resta per lunghi minuti in silenzio. Poi ‘Ti sei fatto la tua prof di italiano ed anche sua figlia ed entrambe hanno espresso il desiderio di continuare la relazione intrapresa con l’obbiettivo di essere ingravidate e per essere sicure di riuscire ti vogliono nella loro casa in modo da essere montate fino a conseguimento dello scopo. Per non destare sospetti hanno anche deciso che dovrai sposare la più giovane delle due. Conoscendoti e sapendo dei tuoi pensieri sulla mia persona devono essere due belle gnocche. Bene, bene. Ti darò il mio consenso ad una condizione.’ ‘Mamma, faro qualsiasi cosa.’ ‘Dovrai trattarmi come una di loro. Voglio che tu mi permetta di entrare a far parte della tua famiglia e mi tratterai come una concubina cosi come farai con la tua futura suocera.’ Resto senza parole. Il mio cervello va in tilt. ‘Mamma, fammi capire. Vuoi che ti prenda con me e ti consideri come mia concubina. Sai cosa mi stai chiedendo?’ ‘Certo che lo so? Quelle due si stanno dando da fare per essere impregnate dal mio mandrillone ed io dovrei restare a guardare? Sono anch’io una donna e dal come mi hai frullato il tuo cazzo nel ventre credo di non avere niente di diverso dalle tue due troie.’ ...
... ‘Non chiamarle troie. Forse non hai capito. Loro da me si aspettano di essere ingravidate.’ ‘E allora? Qual è il problema. Mi credi scema. Ho capito. Tu devi metterle incinte e loro ti ripagheranno accogliendoti fra le loro cosce e nel loro letto; é questo che dovrai fare?’ ‘Sì.’ ‘Lo farai anche con me. Mi metterai incinta ed io ti darò un figlio come loro due.’ Mia madre è impazzita. Mi sento venir meno. Il mio cazzo si affloscia ed un attimo dopo sono disteso sul prato al suo fianco distrutto nella mente e nel fisico. Lei si gira e si stende su di me. Una sua mano scivola fra i nostri corpi e va ad impugnare il mio inquilino. ‘Oh dio, la mia proposta ti ha scioccato?’ ‘Lo credo bene. Mi hai chiesto di metterti incinta, di impregnarti. Ti rendi conto? Sono tuo figlio.’ ‘E allora? Che problema è. Sei mio figlio e sei, da quello che ho sentito scorazzare nel mio ventre, anche un valente stallone e gli stalloni sono degli splendidi animali da monta e da riproduzione. Io sono ancora una giovane giumenta stanca di restare rinchiusa in una stalla tutta da sola. Troppe sono state le notti trascorse a desiderare che uno stallone venisse a montarmi. Tu hai interrotto quell’attesa. Hai realizzato il mio sogno. Quando me lo hai sbattuto nella pancia lo hai fatto come uomo e non certamente come figlio. Continua su questa strada. Continua ad essere un uomo e mettimi incinta.’ ‘Dio, mamma. è sbagliato. Come farò a dirlo a Magda e Katya?’ ‘Questi sono i loro nomi? Tu ...