1. Un nerd in cura dallo psicologo


    Data: 07/08/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... evidente dell’uomo. Questo lo afferra per il mento e affonda la grossa lingua fino alla gola, prepotentemente. Il bacio è lungo e non vorrebbero farlo finire mai, ma l’erezione fa male e il giovane lo capisce. Inoltre vuole andare oltre. Le labbra lentamente si lasciano. Un filo di saliva le congiunge per un po’ prima di rompersi. Il giovane ha la patta gonfia del dottore davanti agli occhi. Allunga le mani e tira giù la lampo, mentre l’uomo si slaccia la cintura. I pantaloni scendono ai piedi. Le mutande vengono rapidamente abbassate dal desiderio incontrollabile del ragazzo che finalmente si trova il cazzo duro e svettante di un uomo davanti a sé, di un maschio da sogno. Sa quello che deve fare e che vuole.
    
    Non può resistere, non vuole resistere e la bocca si riempie di quella grossa cappella profumata di sesso. Due o tre succhiate, due o tre giravolte di lingua attorno. Poi, un attimo di lucidità.
    
    “Oddio. Potrebbe entrare la sua segretaria”.
    
    “No, non ti preoccupare. Sa che non può mai disturbare durante una sessione di analisi. Non verrà nessuno. Continua. Sei così bravo”.
    
    Rinfrancato dalla risposta e caricato dal complimento, si rimette a spompinare quella gustosa mazza. La prima della sua vita. Il dottore geme, si contorce, abbassa la testa e si eccita sempre più ad ammirare il suo grosso cazzo espulso e risucchiato con passione nella bocca e tra le labbra di quel ragazzo, dal volto così innocente, sotto gli occhiali da nerd, eppure così troia. Non c’è ...
    ... niente di più eccitante per un uomo.
    
    Di tanto in tanto, senza interrompere il lussurioso lavorìo, il giovane alza lo sguardo per cercare di capire se quanto stava facendo era gradito e quali cose facevano più effetto. La lingua attorno oppure picchiettata sul buchino, la succhiata più o meno forte, l’affondo in gola o il suegiù viscido di saliva. Non c’è niente di più eccitante per una troietta in erba.
    
    L’uomo non vuole costringerlo e gli appoggia le mani sulle spalle ma, a volte, non resiste e gli afferra la testa o lo prende per la nuca per accompagnarlo nei movimenti o per forzarglielo in fondo alla gola fino a soffocarlo. Ma è un attimo. Ritorna in sé e lo libera continuando a grugnire come un maiale. Il ragazzo allunga una mano verso il petto villoso del maschio, che risponde con un fremito diverso, più forte. E’ convinto che di lì a poco potrà gustare il sapore della crema che ribolle nella sacca pelosa dei coglioni. Aumenta i risucchi e si prepara ad ingoiare tutto.
    
    Non è così. La nerchia, rigida, venosa e lucida di saliva, gli è tolta di colpo. Rimane a bocca aperta, con le labbra umide socchiuse. E’ deluso. E’ evidente dalla sua espressione.
    
    “Scusami, cucciolo. Non voglio venire così. La sborra te la farò assaggiare un’altra volta. Adesso voglio il tuo culo. Voglio rompertelo e sfondartelo. Voglio fotterti e toglierti quella verginità incoerente con la tua natura. Perché tu sei troia, non c’è dubbio. Girati e dammelo. Subito”. La voce è imperiosa, da uomo che ...
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