1. La trasformazione di Jennifer – Cap.13


    Data: 10/09/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: me1268, Fonte: RaccontiMilu

    ... sapienti erano sulla sua asta e lo accarezzavano. Dischiuse le sue labbra carnose e lo inserì in bocca sapientemente. Marco sentì il suo membro gonfiarsi dentro la bocca di Jennifer che con la lingua e le labbra continuavano a insalivare e stantuffare con perizia. Lei continuava a guardarlo e i suoi occhi lo scrutavano e osservavano con devozione e sottomissione. I suoi bei capelli neri come la pece, mandavano riflessi ramati per le luci artificiali notturne, ed erano scarmigliati, ma stupendi. Marco non capiva più niente. Dopo momenti che gli parvero interminabili sentì il piacere che stava arrivando all’apice. Intanto la sua schiava continuava il sapiente lavoro di labbra e lingua con calma e sapienza e sentiva quel grosso membro vibrare di passione dentro la sua bocca. Sentiva il pulsare delle vene che gonfiavano e inturgidivano il glande. Finalmente sentì il seme salire per le vie spermatiche. Stava per esploderle in bocca e voleva che fosse meraviglioso per entrambi. Aspettò, giocò con le labbra, ma alla fine capì che il suo padrone stava per godere. Così si infilò il glande in bocca insieme a parte dell’asta, appoggiò la lingua per sentire il seme e ...
    ... finalmente con un ruggito profondo Marco venne esplodendo nella sua vogliosa bocca tutto il suo piacere, che lei assaporò totalmente tenendolo in bocca il più possibile e mentre alla fine ingoiava il tutto, anche lei ebbe un orgasmo pieno, totale e assoluto, tanto da schizzare il pavimento.
    
    Marco guardò la sua schiava, sottomessa e devota, che lo aveva fatto godere come mai gli era successo in vita sua. Ma le disse:
    
    –Per la tua ribellione ti devo punire comunque
    
    –Si padrone
    
    –Cosa preferisci? Frusta, Racchetta da ping pong o cosa d’altro?
    
    –Quello che il padrone desidera
    
    –Ok, userò la cinghia dei pantaloni, ma tu dovrai guardarmi come adesso
    
    –Si padrone
    
    Prese la cinghia e le frustò le mammelle, mentre lei lo guardava con quegli occhioni turchesi che per il dolore si riempivano di lacrime. Jennifer in cuor suo accettò il dolore, perché il piacere che aveva provato valeva tutto quel dolore e così tenne i suoi fari turchesi puntati sul suo padrone mentre lui faceva scendere su di lei le cinghiate.
    
    Dopo poche cinghiate, Marco esausto sentenziò che era ora di dormire.
    
    –Buonanotte troia
    
    –Buonanotte padrone – e si addormentò con un bel sorriso 
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