1. Due amiche nei guai (2° parte)


    Data: 07/08/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mads19, Fonte: Annunci69

    ... aveva aderito saldamente sulla pelle delle loro guance.
    
    Tolto il bavaglio, Marina e Giorgia poterono respirare finalmente a pieni polmoni. L’incubo era finito! Le loro guance effettivamente erano diventate rosse e facevano male, ma in quel momento non ci fecero caso… Si guardarono l’un l’altra e cominciarono a piangere e ridere allo stesso tempo.
    
    – Signorine, non temete, siamo della polizia e siamo qui per liberarvi! – Gli agenti, seguendo la prassi. dettero le loro spiegazioni e si apprestarono a sfilare i sacchi che ancora le coprivano. Ma si fermarono quasi subito, arrossendo per l’imbarazzo, quando si resero conto che le due ragazze, sotto, erano completamente nude.
    
    – Ehm… tu resta qui, io vado a chiamare il tenente! – disse uno dei due poliziotti all’altro.
    
    E infatti poco dopo arrivò il tenente, che era una donna, insieme ad altri due agenti, anch’esse donne. I due uomini si allontanarono andando a completare la loro perquisizione, mentre le due ragazze furono slegate e liberate completamente dai sacchi, e furono dati loro dei grossi teli di stoffa, in modo che potessero coprirsi.
    
    – Ok, ragazze, vedo che state bene per fortuna! Ora vi portiamo in centrale, dove potrete sistemarvi e rivestirvi, dopodiché credo che avrete parecchie cose da raccontarci… – disse il tenente, indicando alle due poliziotte che le accompagnassero sulle auto dirette in questura.
    
    Giorgia e Marina erano quasi allo stremo delle forze, e risposero sottovoce, per monosillabi. Ma ...
    ... la gioia nei loro cuori in quel momento era davvero indescrivibile.
    
    11. (EPILOGO)
    
    In questura le due ragazze ricevettero della biancheria, oltre a magliette, pantaloncini e scarpe per potersi rivestire decentemente. Fu data loro anche una rapida colazione con cappuccino e brioches, in modo che potessero riaversi e riacquistare un minimo di forze.
    
    Interrogate dal questore in persona, raccontarono tutto quello che era accaduto loro, dalla sera precedente fino alle luci dell’alba. La polizia, come vennero a sapere subito dopo, era da tempo sulle tracce dei trafficanti del porto, e aveva organizzato un blitz proprio per quella mattina, per catturarli e recuperare la merce (operazione andata a buon fine, come avevano potuto vedere), ma non sapevano nulla sul punto d’appoggio costituito dalla villetta dove era cominciata la loro disavventura e sulla banda che gestiva i traffici attorno ad essa.
    
    Giorgia allora, colta l’occasione al volo, non si fermò al racconto dei fatti dell’ultima giornata, ma parlò anche dei suoi sospetti iniziati i mesi precedenti, e di tutto quello che aveva potuto osservare in questo periodo, scusandosi quasi per non aver sporto nessuna denuncia, dal momento che i suoi sospetti non erano sufficientemente supportati da fatti concreti che potessero dare loro conferma. I particolari che lei e Marina raccontarono alla polizia furono comunque utilissimi per allargare le indagini che, ben presto, portarono all’arresto dei membri dell’organizzazione ...