1. Due amiche nei guai (2° parte)


    Data: 07/08/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mads19, Fonte: Annunci69

    ... seppur involontariamente, in quell’inferno, avevano riiniziato a farsi sentire… Avrebbe voluto parlare dolcemente alla sua amica, per dirle che le voleva bene, che era lì con lei e che non le avrebbe mai serbato rancore, qualunque cosa fosse successa, ma l’emozione che provò fu davvero troppo forte, e anche lei cominciò a piangere.
    
    Ad un certo punto però successe qualcosa… Tutto intorno, fino a quel momento, c’era stato un gran silenzio. Dopo che gli uomini della ciurma le avevano portate lì, nascondendole nel container, i loro orecchi non avevano più sentito praticamente alcun rumore provenire dall’esterno. Ora invece, all’improvviso si erano cominciate a sentire delle voci… Già, tantissime voci di uomini, ma anche di donne, e non si riusciva a capire cosa dicessero: – Cercate… Guardate… Aprite… – E molte voci sembravano provenire da dei megafoni…
    
    “Oddio! Ma questa forse è la polizia!” Una luce di speranza si riaccese nella mente di Giorgia: nei suoi romanzi alla fine arrivava sempre la polizia, e tutto finiva al meglio: i cattivi venivano arrestati (o addirittura morivano) e i buoni trionfavano e, se erano stati catturati, ovviamente venivano liberati. E allora non ci vide più: in un attimo le lacrime sparirono e cominciò a gridare attraverso il suo bavaglio e a muovere le gambe, per sbattere i piedi contro il pavimento metallico del container.
    
    – MMMMHHHH!!!! MMMMHHHH!!!! MMMMHHHH!!!! – TUMP! TUMP! TUMP!
    
    Marina non ebbe la prontezza di Giorgia, ma poi, ...
    ... sentendo che l’amica si era di improvviso svegliata e aveva cominciato a fare tutto quel baccano, capì anche lei che le voci che sentiva da fuori potevano essere davvero la loro salvezza, e così cominciò a fare lo stesso, anche lei con tutta la poca forza che, dopo quella notte d’infermo, le era rimasta.
    
    Un paio di agenti che si trovavano vicino al container furono d’un tratto richiamati da dei rumori sospetti: – Ehi, hai sentito anche tu? – Chiese uno dei due.
    
    – Sì, sembrano delle voci femminili che vengono da qui vicino, – rispose l’altro, – ma non riesco a sentirle bene e a capire esattamente da dove arrivino… stiamo un attimo in silenzio e cerchiamo di ascoltarle più attentamente. –
    
    Ci volle qualche minuto, ma poi l’origine dei rumori fu individuata con precisone. I poliziotti si ritrovarono così davanti al portellone del container e lo aprirono. Per terra c’erano due sacchi di tela che si muovevano, strusciando sul pavimento ed emettendo dei mugolii forti e continui, e in un primo momento gli agenti si spaventarono, ma senza perdere la lucidità necessaria. – Ci sono delle persone dentro quei sacchi! Apriamoli, presto! –
    
    Le teste di Giorgia e Marina spuntarono fuori, con la bocca incerottata, continuando a mugolare e tornando finalmente a vedere la luce dopo qualche ora. I poliziotti, ancora sorpresi, cercarono di essere più delicati possibile nel togliere i nastri adesivi dalle loro bocche, ma l’operazione fu inevitabilmente un po’dolorosa, visto che la colla ormai ...