La coppia a tre
Data: 04/08/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Kugher, Fonte: EroticiRacconti
... non seppero dire se alla loro eccitazione durante l’uso del frustino, contribuì più la paura evidente della schiava, che tremava dalla tensione accumulata, o il singolo colpo.
La sciolsero solo quando i segni rossi furono sufficienti per alimentare ulteriore eccitazione. Anna, sfinita per la tensione e per il dolore, si accasciò a terra ai loro piedi.
Era il momento in cui doveva prendere conoscenza del sapore di Monica che, per affermare il proprio dominio, le aveva posato una scarpa sul capo, ammirando il bel corpo a terra.
Non ci fu bisogno per la Padrona di spostare le mutandine che non indossava quando si accovacciò sul viso di Anna, ancora a terra, per farsi leccare la figa già bagnata.
Avevano “giocato” per la restante parte della mattina e, dopo il pranzo servito da Anna, nuda e “molestata” durante il pasto, avevano deciso di riposarsi.
* * *
Si erano appena svegliati.
“Dai Diego, svegliati, andiamo in sala così tu mi porti la tua compagna ai miei piedi”.
“Non so se ho voglia di fare tutta questa fatica”.
Quella donna lo eccitava terribilmente, “odorava” di dominio che trasmetteva al poveretto o poveretta che capitava sotto i suoi tacchi.
La sintonia creatasi immediatamente tra tutti e tre era esplosiva e lui si sentiva già eccitato nonostante l’orgasmo avuto prima di pranzo.
Anna, che avrebbe dovuto essere solo un oggetto sessuale, aveva riposato a terra, legata ai piedi del letto.
Diego la prese per i capelli portandola a 4 ...
... zampe fino a portarla davanti a Monica.
Quest’ultima era bellissima, seduta in poltrona in una posa molto aristocratica, con le lunghe gambe accavallate, vestita solo di una vestaglia il cui compito era di eccitare con la poca pelle rimasta coperta.
Mentre Anna si stava avvicinando, accavallò le gambe in modo che la donna potesse vederle la figa ed immaginarla umida, in attesa della sua lingua.
Monica voleva umiliare, dominare, schiacciare la schiava o schiavo di turno con la sua personalità forte ed autoritaria. Voleva vedere la sottomissione prima di goderne, voleva che la sottomessa percepisse la differenza tra lei e la Padrona.
Monica chiese a Diego di fermarsi a qualche metro da lei.
“Falla strisciare fino ai miei piedi”.
Anna rimase bloccata ed il piede dell’uomo la fece stendere a terra dopo un colpo di quell’immancabile frustino, costante monito di dominio.
Fu eccitante vedere quella bella donna che avanzava strisciando, andando incontro al destino che il pomeriggio ancora le stava riservando, per il piacere nei rispettivi ruoli.
Monica le schiacciò la testa a terra mettendole un piede sulla nuca che tolse solo per infilarlo nella bocca della donna davanti a lei.
La osservò per un tempo che le parve infinito, durante il quale tutte le sensazioni che attengono il dominio le passarono nello stomaco fino a raggiungere la figa. Aveva la schiena aderente allo schienale della poltrona e giocava col piede nella bocca di Anna.
La vestaglia si era ...