La coppia a tre
Data: 04/08/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Kugher, Fonte: EroticiRacconti
... aveva notato quella bella donna in costume che stava leggendo un libro.
Scelse uno scoglio vicino ma la ignorò. Ebbe così modo di vedere gli inutili tentativi di approccio da parte di alcuni uomini, respinti con tanta grazia e fermezza. Qualcuno, più insistente, incassò qualche battuta che diede modo di apprezzare l’intelligenza della donna.
In un momento in cui Anna riuscì a leggere senza essere disturbata, decise di tentare un approccio, diverso da quelli ai quali aveva assistito, tutti uguali tra loro al punto da essere noiosi.
“Si tolga il reggiseno altrimenti quando farà sesso sarà inguardabile con i diversi colori sulla pelle. Già sarà imbarazzante il pube, ma per quello non si può fare niente, qui”.
Mentre lo disse non la guardò nemmeno. Voleva che la frase aggressiva (al limite della maleducazione) ed il riferimento sessuale fossero in contrasto con il totale disinteresse, come se le avesse detto che le erano caduti gli occhiali dalla borsetta.
Di sicuro Diego venne notato, a differenza degli altri approcci per i quali Anna guardava il corteggiatore senza osservarlo, dimenticando ogni sua fattezza una volta che lo sguardo fosse nuovamente ritornato al libro.
La donna non volle dargli la soddisfazione di un “vaffanculo” e, con assoluta naturalezza, si tolse il reggiseno per provocarlo, infastidita perché non era nemmeno stata guardata mentre glielo diceva.
“Ecco fatto!”.
Ancora Diego non la guardò.
“L’ubbidienza è una dote”.
Anna, donna ...
... che prova eccitazione nella sottomissione, riconobbe la specularità, raccogliendo il sasso che l’uomo le aveva lanciato.
Quella sera andarono a cena dopo un pomeriggio a parlare di tutto tranne che di sesso, cosa che la meravigliò in quanto lei si aspettava il tipico comportamento maschile, restando tutt’altro che delusa.
Scoparono la volta successiva, quando si diedero appuntamento per una cena che non consumarono se non dopo la reciproca soddisfazione sessuale nell’ambito dei rispettivi ruoli che portarono Anna a strisciare a terra e ad avere qualche segno sulla schiena.
Dopo alcuni mesi e tante emozioni erotiche, si trovavano al ristorante.
Diego sorrideva alla irrequietezza di Anna che non riusciva a trovare una posizione comoda sulla sedia rigida.
“Ho temuto che godessi mentre mi frustavi il culo”.
Risero entrambi per quella intimità scambiata sottovoce a contrasto con l’ambiente pieno di persone.
“Molto uomini ti stanno guardando”.
“Sarà perchè sono bella”.
“Sarà che dalla scollatura si vede il segno di una cinghiata”.
La risata di Diego, che seguì al suo sguardo fulminante, la contagiò.
“Tu non ce la fai a non essere uno stronzo”.
Anna, però, non fece nulla per coprire la parte visibile dei seni segnati.
Nei mesi che dividevano la conoscenza sugli scogli da quella sera al ristorante si erano confessati le loro fantasie inconfessabili e avevano cercato di dar loro corpo, vivendo quelle esperienze che, anche se note, divengono nuove ...