1. La coppia a tre


    Data: 04/08/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Kugher, Fonte: EroticiRacconti

    ... nelle emozioni per la diversa complicità col partner, in quanto è questa a rendere erotico ed eccitante il singolo gesto o la situazione vissuta.
    
    Fu in quella occasione che Anna espresse la fantasia di essere dominata da lui in coppia con un'altra donna.
    
    Diego le parlò allora di Monica, un'amica Mistress con la quale aveva fatto sesso una volta, con scarso piacere di entrambi posto che tutti e due godevano nel dominio.
    
    Gliela descrisse come una persona gradevole, intelligente, bella e, come la definì provocando una risata in Anna, una “gran porca”.
    
    A differenza di Diego ed Anna, che coltivavano il loro rapporto anche fuori dal letto (limitandosi alla forte complicità ed all’affetto, senza sconfinare nell’amore), Monica odiava ogni tipo di legame, forse scottata da un matrimonio finito troppo presto e male.
    
    Gli uomini e le donne per lei erano strumenti di piacere. Non aveva problemi a trovare qualche sottomesso che soddisfacesse ogni sua fantasia senza il peso di parole o circostanze da dover sopportare dopo l’orgasmo, quando lo schiavo (o la schiava) di turno o se ne andava, oppure veniva legato a terra in attesa di tornare utile qualche ora dopo o al mattino successivo.
    
    Monica di buon grado accettò la proposta di Diego, soprattutto dopo aver visto una fotografia di Anna.
    
    Quella era la prima volta tra loro tre. Diego non fece conoscere le due donne prima dell’incontro, nel quale ciascuna delle due entrò direttamente nel proprio ruolo senza il filtro ...
    ... della preventiva informale conoscenza “alla pari”. Voleva che per Monica, Anna fosse solo un giocattolo sessuale, non un’amica o altro. Avrebbe dovuto esserci distacco e non quella confidenza che si crea a tavola.
    
    Anna, quindi, avrebbe avuto davanti una persona che avrebbe potuto dominarla, aumentando così il suo senso di sottomissione in quanto usata come un oggetto di piacere.
    
    La scelta (della persona e dell’incontro diretto) si rivelò giusta. Tra tutti e tre si accese immediatamente la scintilla.
    
    Anna venne fatta trovare, nuda, in piedi e legata alla parete, dando la schiena all’ospite. Diego, dopo averla legata, accanto aveva sistemato il frustino perché lei lo vedesse bene ed era uscito, lasciandola in attesa, per andare a prendere la Padrona.
    
    I 20 minuti di attesa accrebbero in tutti e tre la tensione e l’eccitazione. Per Anna era l’attesa del dolore che il frustino lì accanto le prometteva per ogni minuto che la separava dall’arrivo dei due Padroni. Per questi ultimi, vi era il piacere futuro del dolore procurato e del potere di lasciare legata una donna.
    
    L’arrivo in casa non fu liberatorio per la schiava ma, anzi, le fece aumentare la tensione. Monica, appena entrata, si approcciò a lei così come la situazione era stata costruita, cioè come ad un oggetto. La guardò, la accarezzò come se fosse un mobile, poi si sistemarono sul divano per bere un po’ di champagne, godendo di quella schiena e quel culo che prometteva una giornata di eccitazione.
    
    I dominanti ...