1. Naturismo croato 3 - il sesso anale


    Data: 02/08/2024, Categorie: Prime Esperienze Autore: joker36pg, Fonte: Annunci69

    ... lascia in piedi, e, sempre con l’uccello strettamente in mano, si inginocchia e inizia a sbaciucchiarlo dappertutto.
    
    “Che buon sapore!”
    
    Di sicuro c’era della salsedine mista ai liquidi pre-seminali usciti in abbondanza durante il ditalino anale di poco prima.
    
    Mi stringe le palle, sa che mi piace in modo particolare. Scopre la cappella tirando giù la pelle con forza tale da farmi lanciare un gridolino.
    
    Lecca con cura il prepuzio con piccoli morsetti che mi fanno trasalire di piacere. Poi con la lingua mi lecca tutta la cappella più e più volte.
    
    Non resisto in piedi! Mi adagio a terra e lei si piazza in ginocchio in mezzo alle mie gambe e continua l’opera.
    
    Mentre Patrizia aveva cura del mio uccello, scorgo un bagliore sulle rocce dove eravamo poco prima. E da dove si ha una visione completa del terrazzamento dove eravamo in quel momento. Era una coppia sui 60 anni. Come noi prima, si fermano e senza far rumore si mettono ad ammirare il pompino di Patrizia. Comunque avevano poca visuale sull’operazione. Più che altro avevano visuale sul culo di Patrizia che si muoveva a destra e sinistra, come scodinzolante nel godersi il mio uccello.
    
    In una pausa per rifiatare, la informo sugli spettatori che aveva dietro. E lei, sorridendo, riprende l’opera! Solo che ora muoveva il culo in maniera più controllata e sensuale. E ogni tanto si dava una carezza alla fichetta infilandoci più dita. La situazione era arrapantissima!
    
    Godeva nel farsi osservare. Quasi godesse ...
    ... più a farsi vedere che a farmi un pompino.
    
    Per godersi maggiormente l’osservazione degli sconosciuti, si sdraia e pretende che mi metta a cavallo sul suo petto per continuare il pompino. Ora stava esponendo la sua fichetta a gambe aperte quasi implorando: “Guardatemi bene e godetevi questa vista!”
    
    Ora non ce la facevo più e un getto di caldo sperma inondò la bocca e le labbra, appena discoste della mia maialina. Si prese tutti gli schizzi in viso allungando la lingua per raccogliere quelli vicini. Sapeva che questa scena era, per me, la ciliegina sulla torta di una sborrata.
    
    E godeva nel vedermi godere e, dalla Croazia in poi, anche a far godere gli altri, magari sconosciuti.
    
    Ci rialzammo, e lei imbronciata, mi disse: “Non vorrai mica lasciarmi andare via così conciata? Ora, da bravo ragazzo ripulisci tutto! E con la lingua!”
    
    E i sporse il viso verso di me.
    
    Rimasi perplesso. Diedi un’occhiata agli spettatori che erano sul punto di dire: “Muoviti! Lecca tutto quel casino che hai fatto!”
    
    E mi avvicinai un po’ riluttante alla mia stessa sborra. Patrizia dischiuse le labbra in un sorriso complice e, per aiutarmi, iniziò a leccarsi le labbra, voluttuosamente.
    
    Tirai fuori la lingua e timidamente, cercando di non pensare cosa fosse quella cosa gelatinosa ed appiccicosa, iniziai a leccare la mia stessa sborra. Prima con la punta della lingua, poi sempre più ampiamente fino a riempirmene la bocca a quel punto presi con le mani il viso di Patrizia e la presi a ...