1. Sonia - l’odore del sesso 1 (racconto)


    Data: 02/08/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69

    ... acquisito in molti anni di danza, Anita si sedette sulla sua faccia.
    
    «Ti piace il sapore della mia fregna, cagnetta?»
    
    Sonia annuì debolmente, la bocca premuta contro il sesso rovente e fradicio di Anita.
    
    «Ne ero certa. Ora lecca, cagna.»
    
    Sonia obbedì, passando la lingua sul clitoride eretto e tra le piccole labbra, ormai incapace di ragionare lucidamente per via del profumo afrodisiaco che le saturava le narici. Si sentiva davvero una cagna, tutta lingua e istinto, determinata a servire al meglio la sua padrona.
    
    «Leccami anche il culo, schiava» ordinò Anita, sollevandosi un po’ per darle modo di arrivare all’ano con la bocca. «Dovrei filmarti mentre mi slingui, altrimenti non mi crederanno quando dirò loro quanto sei cagna.»
    
    «Tutto quello che vuoi, padrona» rispose, mentre un orgasmo tremendo le scuoteva il corpo senza che si fosse anche solo sfiorata. Era stato un godimento puramente cerebrale.
    
    «Incredibile, la cagna è venuta senza neanche toccarsi» fu il commento divertito di Anita, che sottolineò la frase strofinandole la fica contro la bocca spalancata. «Le ragazze andranno pazze per te, vedrai, leccherai tante di quelle fregne da avere l’alito al profumo di Chilly.»
    
    Sonia non smise un attimo di usare la lingua, portando Anita al secondo orgasmo consecutivo.
    
    Solo dopo aver goduto altre due volte l’amica si rivestì, indossando una comoda tuta da casa in ...
    ... pile leggero.
    
    «Studieremo spesso insieme, io e te» le disse baciandola sulle labbra, qualche minuto prima che sua madre tornasse a casa dalla palestra.
    
    Era una bella donna sulla quarantina con una quinta abbondante di seno, che grazie alle battute di Anita Sonia sapeva essere opera di un chirurgo plastico.
    
    «Quella maleducata di mia figlia ti ha offerto qualcosa da bere?» le domandò con un sorriso. «Tende a essere un po’ prepotente, a volte.»
    
    «Le ho fatto bere del succo biologico» rispose l’interessata con un risolino soddisfatto. «Le è piaciuto da matti.»
    
    «Sì, signora» aggiunse Sonia, per confermare l’affermazione di Anita. «Tutto a posto.»
    
    La donna aveva lo stesso odore di sua figlia, ma più intenso e maturo. Sonia ebbe la tentazione di inginocchiarsi di fronte a lei e offrirsi come schiava. La sua sensualità era prorompente. Un giorno che era in vena di confidenze, Anita le aveva raccontato che la madre aveva una relazione con un personal trainer venticinquenne, cosa che l’intenso odore di sperma nel suo alito le confermò senza ombra di dubbio. Un sottile cambiamento nel suo odore le fece capire che neanche lei era rimasta indifferente. Il successivo gioco di sguardi, da padrona a sottomessa, confermò quello che Sonia aveva capito fin dal primo momento.
    
    Aveva la certezza che prima o poi avrebbe servito anche quella donna. Sarebbe stata una schiava docile e ubbidiente. 
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