1. Sonia - l’odore del sesso 1 (racconto)


    Data: 02/08/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69

    Per chi già conosce i miei racconti, si tratta di uno sguardo sul passato della dolce segretaria di Laura Castelli, Sonia.
    
    Quando Sonia entrò in classe quella mattina, Anita le sorrise e la guardò con attenzione. Come al solito la sua compagna era vestita come una YouTuber esperta di moda che seguiva da un po’.
    
    Poteva permetterselo, in tutti i sensi.
    
    Sotto il profumo CK One che portava sempre, Sonia avvertì un cambiamento nell’odore corporeo dell’amica, qualcosa che le fece alzare in volo uno stormo di farfalle nello stomaco.
    
    Avvertiva lo sguardo interessato di Anita su di sé, una sorta di carezza leggera come tela di ragno che partiva dalle gambe e risaliva in alto verso i glutei evidenziati dai leggings aderenti.
    
    «Stai bene, sai?» le disse. «Hai proprio un gran bel culo.»
    
    Sonia inspirò profondamente, assaporando l’odore di Anita.
    
    Sonia aveva sette anni quando si era resa conto di non essere come i suoi compagni.
    
    «Non credo che la supplente verrà a scuola domani» aveva detto quel giorno alla sua compagna di banco, vedendola terrorizzata da quella signora dall’espressione arcigna che aveva sostituito la loro maestra, assente per malattia. Voleva molto bene a Moira e avrebbe fatto qualunque cosa pur di farla stare meglio.
    
    «Dici?» aveva mormorato l’altra, dubbiosa, guardando di sottecchi verso la cattedra.
    
    «Sa di metallo caldo con una punta di acido» aveva tentato di spiegarle, ottenendo in cambio un’espressione confusa.
    
    Aveva sentito lo ...
    ... stesso odore nell’alito della vicina di casa e in quello del proprietario del negozio dove la mamma le comprava la merenda quando la accompagnava a scuola, poco tempo prima che entrambi avessero un attacco di cuore.
    
    «Non lo senti?» le aveva chiesto, un po’ sorpresa.
    
    La sua compagna aveva scosso più volte la testa, finendo per farsi riprendere dall’insegnante, e sul momento la cosa era finita lì. Incuriosita, però, a ricreazione aveva domandato la stessa cosa agli altri compagni, rendendosi conto di essere l’unica a percepire quel sentore di malattia.
    
    Quando la supplente non si era presentata, il giorno successivo, la sua compagna le aveva rivolto un sorriso grato in cui si aprivano alcune finestrelle.
    
    Ne aveva compiuti dodici da poco il giorno in cui la sua vita era cambiata drasticamente.
    
    «Il signor Lauri dovrebbe farsi controllare» aveva confidato a sua madre. «Non sta bene.»
    
    Il piatto che lei stava lavando le era scivolato dalle mani finendo di nuovo nell’acquaio. L’acqua schiumosa di Svelto al limone aveva bagnato il pavimento, saturando l’aria di un aroma chimico che imitava in modo approssimativo quello degli agrumi che sentiva ogni giorno passando accanto al fruttivendolo del Bangladesh del suo quartiere, che a sua volta sapeva di caldo e spezie esotiche.
    
    «Che vuoi dire?» aveva chiesto lei, in un tono apparentemente neutro smentito dal violento cambiamento del suo odore corporeo.
    
    Avrebbe voluto spiegarle che l’odore del loro vicino, che le sentiva ...
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