1. Anticipare l’attimo


    Data: 01/08/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... in volta, in quanto era l’azione che maggiormente la spiazzava disorientandola. La prima volta aveva notato un’inclinazione per i rapporti orali, faccenda quest’ultima che venerava pure lei, dopo erano iniziate le anormalità.
    
    Lidia si era preparata per dedicargli una serata speciale, voleva dissetarsi fino a fargli urlare di smettere, lui all’opposto aveva iniziato a scoparsela forsennatamente in diverse posizioni, ma sempre nella fica. Non che le fosse dispiaciuto, tutt’altro, perché la passione con cui l’aveva agguantata l’aveva fatta godere diverse volte. Successivamente si era presentata la sera del culo, giacché lui non si era mai dedicato con grande attenzione impegnandosi, per il fatto che ci aveva al massimo giocato con le dita. Quella sera, invece, appena finito di mangiare l’aveva appoggiata al tavolo, le aveva alzato la gonna e spostato il tanga, le aveva leccato il buchino con foga e poi l’aveva brandita, poiché l’iniziale sorpresa era stata surclassata vistosamente dalla piena soddisfazione. Dopo però, il ripetersi di queste peculiari dedizioni, l’aveva pigramente appassionata e insospettita, Lidia aveva provato a sondare sennonché la faccenda, ma Alfonso era sempre riuscito abilmente a dribblare le risposte dirette scansandole nel migliore dei modi. Questa sera aveva provato ad affrontarlo direttamente, perché voleva indagare, comprendere e intuire come donargli maggior piacere. L’espressione quasi sgomenta sul suo viso e la solita risposta evasiva e ...
    ... insoddisfacente, aveva verosimilmente incrementato i suoi sospetti, eppure non riusciva a darne congruo corpo né adeguata forma, francamente non sapeva che cosa poter pensare.
    
    Con lentezza scivolò in un sonno agitato, perché l’unico ricordo che aveva al mattino era appunto d’un sogno bislacco, ma non riusciva a ricordare di più. Questo miraggio le lasciò addosso una situazione eccentrica, ma ancora più stramba gli sembrò la telefonata di Alfonso ricevuta nel tardo pomeriggio, tenuto conto che l’invitava per cena presso la sua abitazione, promettendole che dopo cena avrebbe chiarito tutto. L’alloggio di Alfonso era ben arredato, luminoso e spazioso, aveva un grande soggiorno con un bellissimo focolare, ma lui la condusse nella vistosissima e ampia cucina dove aveva preparato la tavola. Lidia si bloccò all’ingresso della cucina, la tavola che intravide era apparecchiata per quattro persone, ai fornelli e al lavello c’erano altri due maschi, che quando si girarono per salutarla aumentarono lo choc, poiché entrambi erano identici ad Alfonso. Lidia rimase come allibita e atterrita, al momento i suoi iniziali sospetti stavano prendendo corpo, e che corpo. Alfonso agguantandola per un braccio l’accompagnò verso il tavolo dove la presentò proponendola ufficialmente agli altri due:
    
    ‘Lidia cara, ti faccio conoscere in modo formale Nicodemo e Osvaldo. In maniera convenzionale però, perché confidenzialmente li conosci già, poiché suppongo che ti dobbiamo un po’ di spiegazioni’.
    
    Lidia ...
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