1. RIMORSI


    Data: 01/08/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Racconti 69, Racconti Erotici, Etero Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... notato come il ragazzo la guardi con desiderio, le ammiri il petto florido cercando di non farsi notare, le guardi il bel sedere a mandolino quando pensa di non essere visto. Presa da un impeto, non sa se diretto o perché è il figlio di Sonia, osa una carezza sul volto di lui durante una conversazione.
    
    Gentilmente ma con fermezza Cesare le scosta la mano.
    
    – Ti prego. Mi fai soffrire inutilmente –
    
    Angela resta sorpresa, in un certo senso la carezza era come una promessa di altre cose, ne era ben consapevole e ben disposta in fondo. Mai nessuno aveva reagito così. Cesare tace un istante e poi si apre con la sua nuova amica:
    
    – Non riesco…. I calci al basso ventre mi hanno reso pressoché impotente… anche la mia ragazza mi ha lasciato quando l’ha saputo. Finora l’unica donna con cui ho a che fare è la nuova moglie di mio padre. Lei è gentile, comprensiva, si occupa di me… meglio sicuramente di quella vacca di mia madre. E’ colpa sua se sono ridotto così. –
    
    L’astio nella frase finale colpisce Angela e Cesare si richiude nel suo mutismo ricordando quel che gli è capitato. A casa, Angela piange per Sonia. Non sa se e come dirglielo. Decide di farlo perché vuole essere onesta fino in fondo, con frasi succinte e dirette.
    
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    Parlatorio del carcere, Angela e Sonia sono ognuna da un lato del tavolino, le mani che si toccano, si stringono.
    
    – Questo &egrave quello che mi ha detto. Mi dispiace tesoro, lui &egrave convinto ...
    ... sia colpa tua. Devi sapere cosa ti attende quando esci. –
    
    – Lo immaginavo Angela, e sono pronta. Ho deciso di dedicarmi a loro per espiare e intendo farlo anche se mi odia. Chissà, forse un giorno riuscirò a dimostrare la mia innocenza e lui capirà. –
    
    – Sonia…. Andiamocene via. Io e te… in un’altra città. Ricominciamo insieme. Qui hai solo dolore ed umiliazione, possiamo rifarci una vita. –
    
    La proposta di Angela &egrave sincera, le &egrave venuta in mente mentre andava alla visita, ma Sonia non recede dai suoi propositi. Le mani si toccano in un’ultima carezza quando arriva la fine del colloquio. Le ultime parole sono di Sonia:
    
    – Grazie Angela, ti amo ma la mia vita &egrave accanto a mio figlio, e devo trovare il modo di farla pagare a quei due. –
    
    Fargliela pagare, fargliela pagare cara. Questo &egrave il pensiero ossessivo di Sonia mentre si avvicina la data di scarcerazione anche per lei. Ne parla con Angela e lei propone un’alternativa.
    
    – Meglio che non sia tu ad occupartene, se ti collegassero torneresti qui per un lungo periodo, ricordati che non sei più incensurata. Meglio se lo faccio io per te, mentre sei ancora qui dentro. Nessuno sospetterà di te. –
    
    – Non posso chiedertelo Angela, tocca a me. –
    
    – Lo faccio volentieri tesoro, non avrai una soddisfazione diretta ma &egrave meglio così. Ti basterà sapere che hanno pagato? –
    
    – Io… sì, hai ragione, non sarà la stessa cosa ma l’importante &egrave che paghino caro quello che mi hanno fatto. Che ...
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