Santino, la bassa e la tettona.
Data: 30/07/2024,
Categorie:
Hardcore,
Comici
Autore: fenice1967, Fonte: xHamster
... già bella bagnata per l'eccitazione, così incominciai a lavorarmela di lingua. La mia testa era sovrastata dalla rotondità della sua pancetta che si muoveva in sincrono con gli spasmi di piacere.
Mi sedetti vicino a lei e gli chiesi se avesse voluto farmi un pompino. Lei non si scompose, afferrò il pene con le mani e lo scappellò.
In quel momento vide il piercing che avevo al glande, mi guardò e disse ridendo: "Certo che sei un tipo originale; ma sono tutti così i ragazzi di Timbuktu?". Poi aprì la bocca e incominciò a succhiare.
Io cominciai a non capire più niente; ci dava di lingua in una maniera strepitosa, si vedeva che evidentemente era abituata a fare questi giochini con il suo "ex". La realtà intorno a me cominciò a dissolversi e il mio cervello si concentrò solo su di lei.
Dopo un po' di quella pompa così sublime, la feci sdraiare sul divano e mi misi tra le sue gambe; le appoggiai la cappella alla fica e quella scivolò dentro la sua vagina, calda ed accogliente, praticamente senza attrito. Cominciai a trombarla con forza, assestando dei colpi di bacino, con tutta la forza che avevo.
Lei sotto gemeva e biascicava "Si, si, dai ... così ... ancora". Le sue tette e la pancetta ballonzolavano sotto la forza di quei colpi, e questa immagine mi eccitava - se possibile - ancora di più.
Poi cambiammo posizione. Dalia si mise a cavalcioni su di me, infilandosi il mio cazzo nella sua bella vagina dilatata, e cominciando a cavalcarmi.
Si sdraiò su di me e ...
... sentii, oltre che il suo peso, anche la pressione delle sue tettone contro il mio petto. Le tenevo le natiche con le mani, aiutando il suo movimento; poi le infilai un dito nello sfintere, e lei emise un urletto di piacere.
Visto che la cosa era di suo gradimento, oltre al medio, ci misi anche il dito indice. Dalia per tutta risposta ebbe un brivido, e sentii i muscoli dell'ano e della vagina contrarsi in sincrono nell'atto di un intenso orgasmo.
La mia nuova amica godeva, e anche piuttosto rumorosamente, con gemiti e mugolii. "Non togliere le dita da dietro, ti prego. Continua cosìììì!", chiese lei, e io la accontentai volentieri.
Avevo il fiato corto; il peso di lei impediva alla mia gabbia toracica di espandersi a sufficienza. Quella cavalcata continuò però ancora per un bel po', e lei distillò diversi orgasmi, con produzione di abbondanti secrezioni vaginali che lubrificarono il mio pisello.
Alla fine, però, ero io a non poterne più, così gli dissi che avevo l'impellente necessità di venire (e di ricominciare a respirare). Lei si sfilò da sopra il mio cazzo e si mise sdraiata a pancia in su, così io mi misi su di lei e le venni copiosamente sulla pancia, emettendo un verso strozzato di godimento. Il getto di sborra la raggiunse abbondantemente fin sulle tette, e credo che qualche goccia sia giunta a lambire anche il suo viso tondeggiante.
Purtroppo anche il divano preferito di Santino, quello su cui dormiva la madre quando veniva a trovarlo, fu vittima della ...