Una puttana per camionisti
Data: 28/07/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: LaCavalla, Fonte: Annunci69
... poi mi girai dietro dove c’era una cuccetta con alla parete affisso un poster con una donna nuda con delle autoreggenti a rete e sandali con tacco a spillo, guardando verso il cruscotto notai un tablet accesso dove lo schermo proiettava le immagini di un sito porno. Ero così presa dalle immagini che nemmeno mi accorsi che lui aveva finito.
Lo scatto della portiera del camion dal lato del conducente mi fece sobbalzare sul sedile, lui salì con agilità, era completamente bagnato. Guardandomi le cosce bagnate e lasciate nude dal mio abitino corto, mi disse di aver sistemato la gomma e sempre senza staccarmi gli occhi di dosso, prese una sacca, l’apri e tirò fuori un asciugamano.
Incurante della mia presenza, si tolse la maglietta inzuppata mostrando il suo possente fisico e iniziò ad asciugarsi lentamente prima la testa, poi il collo e infine il petto villoso. Il suo sguardo ora era fisso sulle mie cosce, ero a disagio, stringevo le gambe, mi muovevo sul sedile nervosamente cercando di distogliere il suo attenzione da me, ma stranamente non avevo paura di lui.
Dopo aver finito di asciugarsi, molto lentamente si avvicinò e prese ad asciugarmi i capelli, i nostri occhi si incrociarono mi sentii tranquilla, per la prima volta vedevo un camionista gentile, che si stava prendendo cura di me nel caldo tepore di quella cabina, mi lasciai andare a quella carezza che dai capelli era scesa giù fino alle spalle, aveva fatto cadere le spalline del vestitino e ora massaggiava il mio ...
... seno.
Poi con quella sua voce così profonda, autoritaria, ma anche rassicurante mi disse di spogliarmi che ero tutta bagnata ed io come in trance ubbidii a quella richiesta rimanendo con il solo perizoma stringato di colore rosso come il vestito e i sandali.
Lui continuava a passare l’asciugamano sul mio corpo riscaldandomi e facendomi abbandonare ogni difesa. I nostri occhi si fissarono e non c’era più nulla da dire, le bocche già molto vicine si unirono in un bacio così appassionato che a me quasi mancava il fiato, la sua mano si posò tra le mie cosce palpandole in modo deciso mentre sentivo il calore del suo corpo sul mio.
La sua mano callosa era salita fino alla mia fica e le sue grosse dita avevano profanato la mia intimità e ora mi masturbavano con forza, ero completamente in balia di quel maschione e avevo appena avuto un orgasmo quando senza esitazione chiuse le tendine della cabina e mi ordinò di andare sulla cuccetta. Nel salire dietro mi sfilò anche il perizoma, ora ero nuda, indossavo solo i miei sandali, ma la cosa inspiegabilmente non mi creava nessuna paura, stavo su quel camion con un tizio di cui non conoscevo nemmeno il nome, ma non temevo per la mia incolumità. Anzi, inconsciamente, mi sentivo addirittura al sicuro con quell’uomo che mi aveva tolta dai guai.
In un attimo anche lui fu nudo, si distese in giù e quando sentii che lui si insinuava fra le mie cosce semiaperte, lo lasciai fare, il risultato fu che sentii la sua lingua martellare con ...