Area di sosta - (edm.11) - Racconti Erotici

Area di sosta - (edm.11)

... di iniziare con Saffo per adesso e proseguire poi con Catullo nel viaggio di ritorno!”

“ci sta… mi pare un buon programma!”

“poi leggeremo, per entrambi gli autori, dei brani in lingua originale e, dopo averli tradotti, li analizzeremo dal punto di vista grammaticale e sintattico in modo che possiate sostenere un’interrogazione “a tutto tondo” dimostrando una padronanza non solo della letteratura, ma anche delle strutture linguistiche!”

“wow… parli proprio come un libro stampato! vai comincia!”

Mentre la macchina imbocca la rampa d’accesso all’autostrada inizio a parlare sbirciando, di tanto in tanto, il quaderno di appunti che tengo aperto sulle ginocchia.

Andrea finge di ascoltare ma, malizioso, si mette una mano sullo slip a righe e, passata la lingua a fior di labbra più volte, comincia ad accarezzarmi con il piede…

Sento, in particolare, il tessuto del calzino infilarsi nel cavo dietro il ginocchio e percorrere in senso discendente tutta la gamba fino alla caviglia per poi, dopo aver ruotato su di essa, poggiarsi voluttuosamente sulla mia scarpa, catturare col pollice il fioco della stringa e slacciarla.

Davvero dispettoso.

Stoicamente continuo a parlare: “Saffo, vissuta a cavallo tra il VII e il VI secolo a.c., è una delle più grandi poetesse di lingua greca: la sua produzione giunta a noi in modo frammentario costituisce, a giudizio della critica unanime, uno dei più singolari tesori d’arte e di umanità che la Grecia arcaica abbia lasciato ai ...

... post…”

Mi interrompo di colpo… Andrea non solo continua a disturbarmi con il piede ma, sfrontatissimo, sta osando oltre: la cappella del suo pene eretto affiora dalla parte superiore dello slip… continua ad accarezzarsi e, ad intervalli ravvicinati, lo impugna muovendolo in alto e in basso mentre socchiude gli occhi.

Non comprendo se sia una sua iniziativa o se, invece, siano già d’accordo tutti e tre…

Visto coì comunque Andrea è molto attraente penso, eccitato, mentre il paesaggio, ora piatto ai lati dell’autostrada, scorre velocemente…

“bhe? Già finito?” chiede Eugène dal posto di guida…

È Andrea a rispondere: “no è che il nostro prof è di nuovo eccitato: io mi sono solo messo comodo, ma lui mi guarda in un modo che non saprei dire… che porco, ha sempre voglia!”

Davanti se la ridono della grossa: è tutto preparato, ora ho capito!

“Guardate – dice Roberto – tra soli due km c’è l’autogrill: potremmo fermarci a far contento il nostro Fabio e poi mangiare qualcosa”

“ma che dici? Contento di cosa? Vi ho detto che ho già mangiato e poi vorrei arrivare in orario al mio appuntamento: me lo avete promesso!!”

“Fa! Non devi essere egoista: tu hai mangiato, ma noi no!” risponde Eugène mettendo la freccia.

Ci fermiamo in un’area di sosta grande e non molto frequentata. A fianco del bar, sul lato opposto rispetto alla carreggiata, c’è un ampio parcheggio: la parte anteriore destinata alle auto, quella sul fondo invece è dedicata ai camion; due autocarri con le ...