Violagode, capitolo 1: il risveglio - Racconti Erotici

Violagode, capitolo 1: il risveglio

... tornerà mai sopita.”

Abbasso lo sguardo e confesso: “Forse è così. Ci rivediamo?”

“Certamente.” E mi spinge cortesemente oltre la soglia. “Rivedrai me e mio nipote molto presto.”

Sorride e la porta si chiude.

Rimango imbambolata per un po’ poi mi resi conto che ero nel corridoio completamente spettinata, forse con dei residui di sperma sul viso e corsi nella mia camera.

Feci una doccia, anche se non mi sentivo sporca, non era il fatto di essere stata inculata da due sconosciuti che mi lasciava insoddisfatta e inquieta, era il fatto di essere stata usata e cacciata via.

Sola sul lettone, mi masturbo con delicatezza fino all’orgasmo, poi mi scivolo in un sonno profondo ed appagante.

La mattina dopo mi vesto con un costume da piscina intero, alzando bene il seno per farlo sembrare ancora più prosperoso e stringendo bene il filo sul sedere per farlo sparire dentro le natiche. Mi copro con un pareo bianco quasi trasparente, rimetto i sandali con tacco della sera prima e scendo al secondo piano. Arrivo alla porta della camera 22 e guardo l’ora sul cellulare. Sono le dieci e mezza, mi chiedo se siano già svegli… disturbo se busso ora?

Busso.

Nessuna risposta.

Busso ancora.

Nessuna risposta.

Scendo alla reception e chiedo alla ragazza: “Gli ospiti della camera 22 sono usciti?”

“Sì, hanno fatto checkout questa mattina presto.”

“Ah.” Mormorai con delusione. Se ne sono andati senza salutarmi. Che cafoni.

Ho passato il resto della settimana ...

... quasi da sola nella spa, rilassandomi molto e masturbandomi tutte le sere ripensando a quella strana esperienza. Ho deciso di non chiamare o mandare nessun messaggio allo “zio”.

Sono in ufficio, nel mio tran tran quotidiano. Sono passate due settimane dalla mia vacanza alla spa, il ricordo di quella follia si sta affievolendo, è come se fosse capitato ad un’altra.

Oggi piove e preferisco non uscire per la pausa pranzo, salto il pranzo (devo dimagrire un po’!) e rimango al computer cercando qualche bel vestito online.

Il telefono fa ding: è un messaggio. Ed è suo! Il messaggio contiene solo un link ad un sito porno, l’ho già sentito nominare anche se confesso di guardare poco i porno. In ufficio non c’è nessuno, sono tutti fuori per la pausa pranzo. Metto a zero il volume del telefono e apro il link.

La pagina contiene un video intitolato “Submissive milf takes two cocks in her ass”, una milf sottomessa prende due cazzi nel culo. Premo play ed il mondo si fa ovattato, sento gocce di sudore freddo mentre l’unica cosa che vedo è il video con me seduta sulla sedia in lingerie e con la benda, vado avanti veloce ed eccomi lì sul divano mentre ho un cazzo in bocca ed uno nel culo. Spengo il telefono, mi gira la testa.

Mio dio, cosa faccio?

Mi alzo, vado in bagno e mi detergo dal sudore. Non mi sento per niente bene.

Mio dio, cosa faccio?

Mi viene quasi da vomitare, ma non riesco a farlo.

Esco dal bagno ed incontro la mia superiore.

“Viola, tutto bene?” Mi ...