1. Violagode, capitolo 1: il risveglio


    Data: 26/07/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: bettatroietta, Fonte: Annunci69

    ... quello in bocca e quando lo zio mi domanda qualcosa rispondo a tono: “voglio più cazzi nel culo”, “sono una puttana da strada”, “sì, sfondami quel culo merdoso e poi dammi il cazzo da succhiare!”
    
    Quando alla fine arriva l’orgasmo grido senza ritegno e il mio grido viene sunito soffocato da un cazzo spinto giù fino in gola. Sono bendata e ormai non so più quale dei due fra zio e nipote mi stia inculando e quale mi stia scopando la gola. Sono in preda all’orgasmo, schiava del piacere. L’orgasmo si ripeté due o tre volte di seguito, tremo come una foglia sotto i colpi del cazzo che ho in culo, mentre le mie gambe grondano degli umori della mia figa che non è stata neanche toccata.
    
    I due si scostano, lasciando che io mi accoccoli sul divano, ancora ansimante e tremante per l’orgasmo.
    
    “Signori, questa troia gode col culo!”
    
    “Oh siiiii…” sussurro io.
    
    “Vieni, facci godere anche noi.” Mi strattona per i capelli rompendo l’idillio e mi mette in ginocchio per terra. Mi ritrovo con un cazzo in bocca che comincia a stantuffare, non dura molto, improvvisamente esce e mi spruzza in faccia la sua sborra, la benda impedisce che mi arrivi negli occhi. Succhio avidamente il cazzo che ha appena sborrato, poi è il turno del secondo, che mi sborra in gola. Tossisco e trattengo la sborra con una mano.
    
    Alcune dita mi puliscono il viso, poi me le danno da succhiare, io le pulisco avidamente ingoiando la sborra. Poi faccio altrettanto con quella che ho sulla mano.
    
    Rimango così, ...
    ... seduta a terra, per un minuto o due nel silenzio.
    
    Mi slegano la benda e riapro gli occhi, facendo fatica ad abituarmi alla luce. In stanza c’è solo lo zio, nudo di fronte a me.
    
    “Come va?” Mi chiede lui.
    
    “Bene…” sussurro io riabituandomi alla luce. “Ho avuto un orgasmo pazzesco.”
    
    “Ho visto.” Fa lui sorridendo. “Mio nipote sta facendo la doccia, vuoi qualcosa da bere?” Mi offre il bicchiere con un dito di brandy, che sorseggio piano, anche per togliermi il sapore di sperma dalla bocca. Poi mi allunga una salvietta e mi pulisco il viso.
    
    Mi rida il tanga, mentre mi sistemo anche il reggiseno e mi rimetto il vestito. Lui si rimette l’accappatoio.
    
    “Grazie,” faccio io.
    
    “Grazie a te, mia cara. Sei stata splendida. Una vera puttana da letto. Cioè, da divano.”
    
    Rido piano. “Grazie a te e… vorrei ringraziare anche tuo nipote.”
    
    “Ci metterà una vita a fare la doccia.” Dice lui. “Ti offrirei anche a te di fare una doccia, ma rischi di aspettare a lungo.” Così dicendo si fa da parte, quasi invitandomi verso la porta.
    
    “Allora…” Faccio io con sguardo perplesso.
    
    “Allora ancora grazie della splendida serata, mia cara.” Va alla porta e la apre.
    
    La situazione diventa improvvisamente strana. Mi sta cacciando via?
    
    Sulla porta mi guarda e dice: “Aspetta,” mi tocca la frangia con due dita, “hai ancora della sborra qui.” Mi allunga le dita e io glie le lecco. “Brava, cara, credo che tu oggi abbia aperto un vaso di pandora. Non credo che la troia che hai scatenato ...
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