1. Violagode, capitolo 1: il risveglio


    Data: 26/07/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: bettatroietta, Fonte: Annunci69

    ... allora.”
    
    “Posso avere un cazzo da succhiare?”
    
    “Puoi fare di meglio.”
    
    “Posso spompinarti il cazzo?”
    
    “Supplicami”
    
    “Ti prego, voglio il tuo cazzo in bocca. Ti scongiuro, ho voglia di cazzo. Lo voglio in bocca, in gola. Ti prego dammi il tu….” Vengo interrotta dall’ingresso del suo cazzo nella mia bocca.
    
    “Succhiatelo troia, fammi vedere quanto sei brava.”
    
    Mi dedico al suo cazzo, usando solo le labbra e la lingua e tenendo le mani sotto le cosce. Lo insalivo per bene, ha una erezione stupenda. È un bel cazzo, non posso vederlo ma mi piace sentirlo in bocca. Grande, ma non troppo, pulito, nodoso. Lo affondo in gola.
    
    “E brava questa puttana, sa ingoiare il cazzo.”
    
    Lo faccio uscire tossendo. “Sono brava?”
    
    “Sei una puttana, sei una succhiacazzi, adesso ti scopo la gola.”
    
    Sento le mani dietro la testa, mi rinfila il cazzo in gola e comincia a scoparmi. Smette dopo un paio di minuti. Io rimango così con la saliva che mi colava dalla bocca sul mento, alcune gocce anche sulle tette.
    
    “Eccola, cosa ti avevo detto?” Dice il mio ospite ad alta voce. “È o non è una bella troia?”
    
    “Sì, zio, è una gran puttana.” È una voce nuova, giovane. È arrivato il nipote! Da quanto tempo è lì?
    
    “Vieni, fatti spompinare anche te.” Gli dice lo zio. “E tu, troia, mettiti in ginocchio per spompinare mio nipote.
    
    “Sì” Mi metto in ginocchio, con la mani dietro la schiena e spalanco la bocca.
    
    Il cazzo del nipote è forse un po’ più grande di quello dello zio, ma ...
    ... sicuramente è molto più sporco. Ma non mi importa, sono eccitata come non mai. Succhio avidamente quel cazzo mentre sento le mani che mi tiravano per i capelli per accompagnare e guidare il pompino fatto con la gola.
    
    Ad un certo punto mi ritrovo con due cazzi che si alternano in bocca. “Senti come succhia.” “Che troia.” “È una maiala.” “Che bocca da pompini.” “Non vedo l’ora di riempirla di sborra.” Ad ogni insulto l’eccitazione cresce, sento il tanga fradicio dei miei umori.
    
    “Zio, ho voglia di scoparla questa vacca.”
    
    “Mio caro, credo che questa puttana preferisca farsi sfondare il culo. Alzati troia!”
    
    Mi alzo, lo zio mi da una mano e mi accompagna al divano. “in ginocchio qui, con la faccia sullo schienale.” Obbedisco. “Brava, ora sfilati il tanga.” Obbedisco. “Apri le chiappe, lurida vacca.” Obbedisco.
    
    Sento un dito entrare nel culetto.
    
    “È stretto, va bagnato con qualcosa.”
    
    “Ci penso io.” Un cazzo entra violentemente nella mia figa, già fradicia di piacere.
    
    “Oh, sì, scopami, così.”
    
    “Zio, fai tacere questa troia.”
    
    Lo zio viene dietro al divano e mi mette il cazzo in bocca: “succhia questo, maiala, non fiatare mentre ti scopiamo.”
    
    Ricominciai a succhiare mentre sento il cazzo del nipote dentro di me, nella mia figa fradicia.
    
    Ad un certo punto lo sfila e me lo appoggia al buco del culo. “Farà un po’ male.” Sento la pressione, saranno almeno sei mesi che non faccio sesso anale, neanche con i miei dildo. La pressione sta crescendo, l’ano non certo ...
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