1. Violagode, capitolo 1: il risveglio


    Data: 26/07/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: bettatroietta, Fonte: Annunci69

    ... che mio nipote siamo fortunati ad averla incontrata.” Dicendo questo la sua mano apre la zip del vestito, io lo faccio scivolare a terra.
    
    Sono eccitata, ci baciamo ancora e la mia lingua cerca nuovamente la sua, le mie mani sono sul suo petto forte e muscoloso, sento la mia figa che comincia a gonfiarsi.
    
    “Aspetta mia cara,” interruppe lui allontanandosi, “tieni qualcosa per mio nipote. Ti va di fare un gioco mentre lo aspettiamo?”
    
    “Quale gioco?”
    
    “Vieni qui, siediti.” Prende una sedia e la mette in mezzo alla stanza. Mi siedo, indossavo solo l’intimo trasparente ed i sandali con tacco.
    
    Lui viene dietro di me. “Ricorda,” sussurra al mio orecchio, “una parola e tutto finisce.”
    
    “Ok.”
    
    Mi ritrovo con una benda sugli occhi, mentre le mani del mio ospite la legano dietro la testa.
    
    “Non stringe troppo?”
    
    “No…” rispondo io cominciando un po’ a preoccuparmi. “Se dico frag…” sento la benda allentarsi immediatamente, “no!” continuo, “non l’ho detto!” La benda si stringe. Poi silenzio. Sento lui muoversi nella stanza.
    
    “Allora, mia cara, mentre aspettiamo dimmi qualcosa di te.” La voce proviene da davanti a me.
    
    “Mi chiamo Viola, ho 44 anni, divorziata.”
    
    “Come mai sei qui?”
    
    “Io…” balbetto. “Cosa devo dire?”
    
    “Sei qui per farti scopare?”
    
    “Sì.”
    
    “Da chi?”
    
    “Da te e da tuo nipote.”
    
    “Hai mai preso due cazzi insieme?”
    
    Silenzio.
    
    “Sii sincera.”
    
    “Sì. Ma è stato tanti anni fa.”
    
    “Ti eccita l’idea di farlo di nuovo?”
    
    “Sì.”
    
    “Si vede, ...
    ... sei eccitata, hai i capezzoli duri come due chiodi. Ti va di toccarteli?”
    
    Comincio a toccarmi il seno, poi scopro i capezzoli e comincio a massaggiarli con le dita. Sono durissimi, eccitati.
    
    “Che brava troia che sei.”
    
    “Grazie.”
    
    “Sei una troia?”
    
    “Sì”
    
    “Sei venuta qui per fare la puttana?”
    
    “Sono venuta per fare la puttana.”
    
    “Basta toccarti le tette, troia, facci vedere cosa hai fra le gambe.”
    
    Allargo le gambe scostando con un dito il piccolo pezzo di tanga, con due dita comincio a masturbarmi.
    
    “Hai una bella fighetta pelosa. Lo sai però che le troie al giorno d’oggi se la depilano?”
    
    “Mi depilerò completamente…”
    
    “Oggi ti scoperemo come sei, maiala.”
    
    “Sì”
    
    “E dimmi, il tuo culetto è vergine?”
    
    “No”
    
    “Ah, ti piace l’anale?”
    
    “Sì”
    
    “Da quando non lo prendi in culo?”
    
    “Da troppo…”
    
    “Se vuoi stasera ti apriamo il culo per bene…”
    
    “Sì, lo voglio.”
    
    “Ti piace succhiare il cazzo?”
    
    “Sì”
    
    “Quindi sei una puttana rottainculo e pompinara?”
    
    “Sì”
    
    “Sì cosa?”
    
    “Sono una puttana rottainculo e pompinara.”
    
    “Brava, adesso vediamo però se sei abbastanza brava.” Sento il mio ospite-padrone avvicinarsi. “Metti le mani sotto alle cosce, così, brava, immobilizzatele. Ora apri la bocca.”
    
    Apro la bocca.
    
    “Fuori la lingua, troia.”
    
    Sento qualcosa appoggiarsi, spero in tutta sincerità che sia il suo cazzo, ma è solo un dito.
    
    “Leccalo, leccalo come se fosse un cazzo.”
    
    Eseguo.
    
    “Vuoi un cazzo vero?”
    
    “Sì”
    
    “Chiedimelo ...
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