Il diavolo in trincea
Data: 08/09/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Ffransis, Fonte: Annunci69
... ancora finché non lasciò una pozza calda di pre-sborra che gocciolava contro la sua carne pallida.
Nonostante lo straordinario piacere che dilaniava il suo corpo, nonostante il fuoco della pura fame nei suoi lombi, una voce ancora chiamava Feltro, cercava di supplicarlo di prendere in mano la pistola prima che fosse troppo tardi.
"Oh, capitano," gemette, le guance pallide arrossate dall'eccitazione. La succube aveva una tecnica incredibile; le sue dita agili formarono un anello perfetto attorno alla sua punta gonfia, stringendo quel tanto che bastava per far fuoriuscire il seme. Dopo di ciò, la sua mano sarebbe diventata una macchia confusa, cadendo su e giù per la sua lunghezza, senza mai lasciare che la pelle si asciugasse. La succube lo tenne sulla cuspide dell'orgasmo beato, portandolo al limite, ma senza mai lasciarlo finire. L'odore del sesso riempì la fatiscente postazione trincerata. "Non credo di potermi trattenere ancora per molto... ho bisogno di sapere che sapore hai."
Alyssa si chinò e strinse le labbra sulla corona del suo cazzo coperto di sperma.
SCAPPA. MORIRAI! La voce interiore del capitano urlò. L'adrenalina gli scorreva nelle gambe. La sua parte superiore del corpo si voltò, le dita che cercavano la pistola. Toccò la maniglia.
Le labbra umide e vellutate di Alyssa si chiusero intorno alla testa del suo cazzo. La lingua della succube corse lungo la parte inferiore del suo membro, arricciandosi ad arte sotto l'elmo sensibile. Il corpo di ...
... Feltro si congelò in un agonizzante piacere. Le sue labbra carnose e morbide scivolarono su e giù per la sua lunghezza, ricoprendolo di veleno scintillante. I suoi fianchi sbatterono contro la sua bocca, disperati per venire e alleviare l'intensa pressione, ma la succube aveva il completo controllo.
La lotta era finita: il suo corpo sbatté all'indietro contro la scrivania e urlò in estasi. Dalla trincea non giunse nessuna reazione di alcun soldato.
Alyssa gemette, inviando vibrazioni attraverso la sua lunghezza che gli fecero contrarre i muscoli del sedere. Se l'esterno della sua pelle era stato febbricitante, l'interno della sua bocca bagnata era un inferno.
Un piacere indescrivibile scorreva nelle sue vene. Ogni muscolo del suo corpo ne era preso, controllato, guidato. Aprì la bocca per urlare ma non riuscì a formare le parole.
Le guance pallide del demone si incavarono e lei aumentò la sua velocità. Il capitano gemette, un familiare formicolio gli affiorava nelle palle. Aveva bisogno di sborrare nella sua fottuta gola. Tutto il suo corpo si irrigidì e i suoi fianchi si alzarono dalla scrivania, stava arrivando!
La succube afferrò la base del suo cazzo e spinse i fianchi verso la scrivania. Alyssa rallentò il suo ritmo frenetico fino a gattonare, tenendolo sull'orlo contro la lingua. La sborra esplose nella bocca in attesa del demone, ma non abbastanza per portare sollievo, solo quanto basta per ricordargli chi deteneva il potere.
Feltro si dibatté contro la ...