1. Il diavolo in trincea


    Data: 08/09/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Ffransis, Fonte: Annunci69

    ... essere eguagliato solo da dipinti, raffiguranti gli dei e le dee della leggenda; i suoi occhi, tagliati dal più profondo smeraldo, erano un peso tangibile che lo chiamava come il canto di una sirena.
    
    Alyssa annuì distrattamente, gli occhi distanti, prese il braccio del capitano e lo strinse.
    
    La povera ragazza era chiaramente sotto shock.
    
    Quando la coppia tornò al campo, Santor aveva già dispensato una rapida disciplina. I due soldati che avevano rotto il rango giacevano a terra, respirando affannosamente.
    
    Il resto degli uomini era occupato a togliere le tende dalle linee ordinate ea raccogliere provviste in rozzi sacchi da trasporto; sarebbero stati pronti a marciare presto.
    
    "Tristan", gridò Feltro, "porta questa donna al mio alloggio, raccogli unguenti, bende, cibo e acqua."
    
    Fu con riluttanza che Alyssa lasciò andare il braccio del capitano e permise al soldato di guidarla tra quello schifo di trincea. In verità, anche Feltro si pentì di averla vista partire: il suo calore era stato stranamente confortante.
    
    Gli occhi di Santor seguirono Alyssa: c'era un'oscillazione nella sua camminata. Le vesti grigie le abbracciavano i fianchi come una seconda pelle, come se fossero troppo piccole per lei; il tessuto si ammucchiava ad ogni passo, accentuando le gambe delicatamente muscolose e la curva matura del suo didietro.
    
    "Questo è uno spettacolo che non dimenticherò presto", grugnì il tenente.
    
    "Tenente..." lo ammonì Feltro.
    
    Santor sorrise. "Si ...
    ... signore."
    
    "Porta con te alcuni degli esploratori per il viaggio, quando arriverai, voglio un rapporto completo. Mando a dire alle nostre staffette che altri uomini vengano inviati dal comando", disse il capitano, di fatto.
    
    Il sopracciglio di Santor. "Questo è necessario, signore? Gli austriaci penseranno che non puoi mana-"
    
    Il capitano lo interruppe con un gesto secco. "Fanculo il mio incarico, tenente. Non posso fare politica quando gli uomini sotto il mio comando sono a rischio. Mi occuperò delle conseguenze."
    
    Il sorriso di Santor si allargò in un ghigno famelico. "Sì, signore. Non vedo l'ora di servire sotto il suo comando per i prossimi vent'anni."
    
    Feltro rise e batté la mano sulla spalla corazzata del tenente.
    
    "Stai attento là fuori, tenente."
    
    Il tenente salutò, mano sul petto e urlò. "Bene, scusate sacchi di merda, partiamo tra cinque minuti, se non siete pronti in tempo vi unirete a questi miserabili stronzi." Indicò in modo esplicito i due uomini a terra.
    
    Alyssa sedeva su uno sgabello imbottito in un angolo, le mani ben giunte in grembo. La sua tunica era più lacerata di quanto si fosse reso conto all'inizio, tagliata in punti che rivelavano una pelle liscia e pallida che quasi luccicava alla luce delle torce. Era il suo primo vero sguardo a lei con una buona illuminazione...era una visione, un'immagine di bellezza e curve morbide come non aveva mai visto.
    
    Alyssa lo guardava con quegli occhi meravigliosi, bevendo ogni suo movimento, senza dire una ...
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