1. La trasformazione di Jennifer – Cap.16


    Data: 21/07/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: me1268, Fonte: RaccontiMilu

    ... spogliò, si mise sopra di lei e appoggiò il suo membro all’orifizio posteriore già abbastanza usurato e dilatato dalla serata e giornata. Era già bello duro ed eccitato. Lo sentì ansimare. Ma poi la bestia, con tutta la sua forza e il suo peso entrò dentro di lei. Si sentì dilaniare da quel pitone mastodontico. Urlò più per la paura e la sorpresa che per il male. In effetti era stata talmente usata che la bestia poteva muoversi abbastanza bene dentro di lei. Si sentì piena. Lo sentiva ansimare come un animale, dare colpi vigorosi dentro di lei. Il suo corpo lo accoglieva tutto e pienamente e Dingo si sentiva bene dentro di lei. Carla sentiva quel grosso arnese pulsare di piacere. Le pulsazioni andavano a ondate, come fossero dei terremoti dentro di lei. Cominciò a sentire un piacere animalesco che la pervadeva. Essere posseduta così su una tavolaccia, legata e penetrata da quel bestione la faceva sentire piena. L’animale continuava a dare colpi, l’istinto gli diceva di spingere di più, ma lei lo accoglieva sempre e pienamente. Lo sentiva sempre più duro, più gonfio e più pulsante. Sapeva per istinto e conoscenza che stava per esplodere dentro di lei la sua furia animale. Ma lei era pronta ad accoglierlo. Così fu, con un ruggito che proveniva dagli abissi delle foreste dove la bestia era nata, il suo piacere la riempì di liquido caldo, una quantità infinita. Nello stesso momento in cui quell’arnese era conficcato nelle profondità di Carla, con un urlo altrettanto bestiale fece ...
    ... uscire tutto il suo godimento, con la faccia di Amilcare stravolta dalla rabbia e dallo stupore che osservava la scena. La sua bestia aveva provocato un ulteriore orgasmo alla sua schiava. Come era possibile che quella stupida troia godesse con tutti tranne che con lui. La odiò e pensò a un modo per fargliela pagare. Appena la bestia uscì da lei, Amilcare lo cacciò di casa insultandolo, poi prese il frustino di legno d’olmo e cominciò a picchiare il corpo martoriato di Carla, che però non sentiva più nulla, talmente era piena del piacere precedente. Il vecchio sadico smise perla stanchezza. Uscì dalla stanza lasciandola lì legata, con il culo oscenamente aperto, sfondato che colava umori e liquidi. Dopo una mezz’ora sentì il campanello ed entrarono delle persone che parlavano con Amilcare in una lingua strana. Arrivarono nella stanza, la presero ridendo e la portarono via. Era una banda di Albanesi, che aveva per le strade una serie di puttane. Amilcare aveva dato loro Carla, in affitto, fino a lunedì mattina. Dovevano dargli il 50% dei proventi che avrebbe guadagnato in strada nel turno di notte.
    
    Carla ormai era assuefatta a tutto. Fu presa dai quattro energumeni, così com’era legata sul tavolo, portata nel loro van e buttata dentro. I quattro la guardavano e ridevano fra loro pregustando il trattamento che le avrebbero riservato, così come a ogni nuovo acquisto. Arrivati al quartier generale, un vecchio capannone nel quale avevano ricavato alcune stanze, così legata, la ...
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