1. La trasformazione di Jennifer – Cap.16


    Data: 21/07/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: me1268, Fonte: RaccontiMilu

    <!-- [if gte mso 9]>-->
    
    <!-- [if gte mso 9]>-->
    
    Carla era nel baule rannicchiata su se stessa. Puzzava e si faceva schifo. Pensava a se stessa, a come era discesa in quell’abisso. Quell’uomo sadico la teneva in pugno oramai e neanche lei se la sentiva di farne a meno. Più lui era violento e cattivo più lei si attaccava. Quando divenne sua schiava, Carla aveva una figlia di 6 anni. L’accordo fu che Amilcare non le avrebbe fatto mancare nulla, le migliori scuole, infatti era in un bellissimo collegio svizzero, costosissimo. Carla non la vedeva da 6 mesi. Nell’accordo lei doveva fare tutto per il padrone e la figlia sarebbe stata una regina. Aveva accettato quell’accordo. Quell’uomo sadico le aveva fatto subire le peggiori angherie ed umiliazioni. Ma ormai lei si sentiva annullata e quasi era felice di questo. Quando quell’uomo ogni tanto le dava una carezza si sentiva finalmente bene. Quella figlia la obbligava ancora di più a essere disponibile e sottomessa, aveva paura che quell’uomo in qualche modo si vendicasse sulla sua creatura. Sentì che la macchina scendeva in garage e aspettava solo di uscire e ricevere ulteriori angherie e violenze.
    
    Amilcare la fece scendere dall’auto e con il guinzaglio la portò a casa. Una volta entrato, la guardò e le disse:
    
    –Vai a lavarti che puzzi da fare schifo. Hai 10 minuti e poi vieni subito da me, nel mio studio
    
    Corse a lavarsi, perché non voleva metterci più tempo di quello richiesto. Dopo 10 minuti fu in studio dal suo ...
    ... padrone vestita come piaceva a lui. Aveva una canottiera rosa che non riusciva a trattenere il suo bellissimo e prorompente seno. Questa canottiera era un po’ lunga ma non le copriva completamente il sesso e neanche il suo tondo e tonico sedere. Il padrone la squadrò e le disse:
    
    –Allora stupida troia, adesso appoggi il tuo schifoso seno sul tavolo, piegandoti per bene. Poi ti prendi con il pollice e l’indice i tuoi capezzoli e tiri in avanti il più possibile
    
    –Si padrone
    
    Carla si piego un po’ in avanti, appoggiò il suo seno sul tavolo, prese i capezzoli con pollice e indice e tirò in avanti il più possibile. Il seno era bello stirato e già le faceva abbastanza male. Guardò il padrone e vide che si stava avvicinando con quel suo sguardo diabolico e cattivo. Tirò fuori un cucchiaio di legno. La guardò e le disse:
    
    –Adesso io ti batterò il seno con questo e tu non dovrai mai lasciare i capezzoli. Nel frattempo mi farai un bel pompino e smetterò di colpire solo dopo che avrò goduto.
    
    –Si padrone
    
    Si mise di fianco alla sua schiava, lo tirò fuori e lei cominciò a succhiarlo con devozione. E sbam, il primo colpo la colpì a tradimento e stava per lasciare il capezzolo del seno destro colpito con rudezza. Il dolore le arrivò fin nei più nascosti gangli del cervello. Resistette e continuò a succhiare. Poco dopo un secondo colpo scese sull’altro seno e un urlo le scappò mentre il membro di Amilcare era nella sua gola. I colpi si susseguirono, il seno era ormai violaceo per ...
«1234...7»