1. Creatura imperscrutabile


    Data: 18/07/2024, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... calore dell’estremità infuocata che bruciava sempre più vicina alle dita lo richiamò al suo rituale, mi lasciò la testa, mi baciò per la prima volta succhiando avidamente il sapore trasparente del suo sesso dalle mie labbra, poi m’allontanò, mi disse di spogliarmi perché mi voleva guardare. Io mi sollevai, in quanto avevo già tolto la maglietta e la gonna guardandolo ed elemosinando nel contempo un commento con quegli occhi lucidi e insicuri, quando il fumo grigio uscì per la terza volta dalla sua bocca carnosa e liscia. Io volevo che lui facesse caso alla mia biancheria nera di pizzo, però a lui quest’aspetto non importava, mi disse di togliere anche quella, ribadì di sedermi sulla poltroncina e d’accarezzarmi perché ero bella da guardare mentre godevo. Riuscirono a concludere ben poco pure le mie mani dopo aver provato le sue, io feci quello che potevo, mentre lui finiva la sua canna e m’osservava, intanto che la sua mano libera liberava strozzando rabbiosamente un membro ingordo e possente.
    
    Dopo lui bramò di vedermi sull’ottomana, lestamente mi ...
    ... penetrò con un solo colpo, deciso e violento, come un attimo prima con le mani, poi esplorò affondando di nuovo. Non durò molto quella prima volta, però mi concesse il suo ardore per tre volte di fila, prima d’andare a cena con qualcun altro, ripulito e in ordine così come si era presentato da me due ore prima, intanto che sulla porta ben lieto mi comunicava:
    
    “Avevo ragione, hai mantenuto quanto stabilito, ho fatto davvero una scopata sontuosa”.
    
    Lui venne a farmi visita una o due volte a settimana per i successivi sei mesi baciandomi sulla porta, entrando e salutandomi con frasi dissolute, oscene e scurrili all’uscita. Per dirla tutta, lui in modo bonario e placido s’approntava sovente la sua consueta leggera dose di erba, che si fumava scrutandomi e in ultimo masturbandosi oppure maneggiandomi e occasionalmente urtandomi debolmente.
    
    Io non ho mai saputo molto di lui, perché parlammo pochissimo. In questo momento non ricordo neanche più il nome, di quello che per me sarà e rimarrà per sempre il “Principe delle Mappe”.
    
    {Idraulico anno 1999} 
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