1. Roberta: che cos'e' la felicita ?


    Data: 17/07/2024, Categorie: Etero Autore: Aleppe, Fonte: Annunci69

    ... fuori dall’uscio, nel corridoio curioso di sapere come sarebbe andata a finire. Nel mentre, uscì da un’altra stanza la giovane cameriera. La chiamai verso di me e, quando mi fu accanto, «Senti, per cinquanta euro mi fai una sega?» le dissi. «Lei deve essere pazzo, io queste cose non le faccio» «Forse io sono pazzo, ma anche tu non sei del tutto sana se rifiuti cinquanta euro per cinque minuti di lavoro.» Convinta dal mio argomento, la cameriera mise la sua mano sul mio cazzo e cominciò una dolce sega. Vedendo Roberta, alzai la posta: «Se me lo prendi in bocca, ti do altri cinquanta euro.». La ragazza accettò senza battere ciglio.
    
    Nel frattempo Roberta, vedendo che il vecchietto ancora non raggiungeva l’orgasmo, si alzò, si voltò, si piegò a novanta gradi e gli pose davanti il fondoschiena. Lui però non resistette a tanta magnificenza, e si gettò di corpo su di lei. «Ehi, ma che fai, questo non era nei patti!» «Mi perdoni signora, ma per me è l’ultima occasione della mia vita. Faccio presto, lo prometto.» Vedendo questa scena, anche io presi la mia cameriera, la voltai, le sollevai la gonna e ...
    ... «sono altri cento euro se ti fai scopare»; senza aspettare la risposta, le avevo già abbassato le mutande e cominciai a penetrarla. Poco dopo, il vecchietto ansimante che si scopava Roberta alla pecorina, venne imbrattandole la schiena; lei, tutto sommato contenta per aver fatto una buona azione, si sollevò per asciugarsi con il lenzuolo. Io, al contrario, sentendo di essere vicino all’orgasmo, estrassi il cazzo dalla fica della cameriera, la voltai in maniera che il suo viso fosse all’altezza del mio pene e, con quale colpo di mano, le schizzai sul viso. Quindi ci separammo in fretta, io tornando in bagno, lei nella stanza. L’anziano proprietario, furtivamente, usci dalla stanza e si defilò lungo la scala. «Quanto ci hai messo?» mi chiese Roberta al mio ritorno in stanza, ma si accontentò della mia blanda scusa e evitò di raccontarmi quanto accaduto.
    
    Giunti al momento di separarci, «La felicità» cominciò lei, «è uno stato d’animo che passa non appena ti poni domande su di essa.» Ci demmo allora un lungo bacio di passione, durante il quale evitai accuratamente di pormi ancora domande sulla felicità. 
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