1. Roberta: che cos'e' la felicita ?


    Data: 17/07/2024, Categorie: Etero Autore: Aleppe, Fonte: Annunci69

    ... le gambe e cominciai a leccarle la fica come si doveva, fino a quando Roberta raggiunse l’orgasmo.
    
    Giunto mezzogiorno ci alzammo e, camminando lungo la spiaggia, ci recammo ad un locale dirimpetto al mare che Roberta aveva individuato sul web e dove avremmo potuto mangiare. Soli, sotto le tende bianche e azzurre oscillanti al vento, seduti ad un tavolo sul terrazzo di fronte al mare, non mi stancavo mai di guardarla mentre parlava, mentre mangiava, mentre si muoveva, mentre cambiava le espressioni del viso … forse anche sotto l’effetto del vin bianco che innaffiava il lauto pranzo di pesce, quasi quel giorno avessimo deciso di peccare più di gola che di lussuria. Intorno a noi, l’anziano proprietario del ristorante, con funzione di cuoco, la giovane cameriera dai lunghi, riccioli capelli neri e nient’altro, solo mare, cielo e vento.
    
    Finito il mio caffè «Può darci la chiave della camera che abbiamo prenotato?» chiesi al proprietario, ricevuta la quale presi Roberta per mano e ci avviammo verso il primo ed unico piano. La stanza era semplice, senza quegli stucchevoli fronzoli che adornano le stanze di certi motel di periferia. Un letto matrimoniale, qualche semplice armadio di legno, un lavandino e ed uno specchio appeso alla parete, la finestra da cui accedere al terrazzo, dalla quale entrava a piene mani il sole. Solo una grande, ampia sedia di vimini costituiva eccezione allo scarno arredamento.
    
    Chiusi le persiane per creare quella penombra che adoro, ci ...
    ... spogliammo, ci coricammo sul letto e cominciammo ad accarezzarci. Senza accorgercene, ci ritrovammo a fare l’amore nella più scontata, ed ingiustamente screditata, delle posizioni, conosciuta – per un motivo a me incognito - come quella del “missionario”, ma che sarebbe preferibile indicare come quella del “viso a viso”. Che peraltro distingue l’essere umano dagli altri animali, bonobo escluso. A me piace questa posizione, perché mi permette di vedere non solo il corpo della donna, il suo ventre, i suoi seni, in tutta la loro bellezza, ma soprattutto il suo viso e le espressioni di piacere, massima gratificazione per ciascun uomo che ama definirsi tale. Come le onde del mare di prima, spingevo senza fretta, gustandomi al massimo quel momento unico, tuttavia ad un certo momento, perso nei miei pensieri, il mio sesso cominciò a perdere colpi. Roberta se ne accorse, «cosa succede?» mi chiese allora. «Niente», risposi cadendo sulla mia parte di letto, «pensavo: ma allora è questa la felicità? Voglio dire, io credevo che la felicità risiedesse nel compiere il proprio dovere, partecipare alla costruzione della società civile, aiutare gli altri, mentre adesso scopro che la felicità è nell’intimità, nel privato, nel rapporto con una donna … Roberta, per te cos’è la felicità?» «Per me, oggi, la felicità è questo», rispose prendendomi in mano il cazzo, sollevando il corpo e mettendosi a cavalcioni sopra di me ed infilandoselo nella fica. La vista di quelle magnifiche tette penzolare sopra di me ...