1. Roberta: che cos'e' la felicita ?


    Data: 17/07/2024, Categorie: Etero Autore: Aleppe, Fonte: Annunci69

    Avevamo deciso di prenderci un giorno tutto per noi. Roberta aveva preso ferie, io mi ero inventato una trasferta per visitare un cliente che non avrei mai visto. Ci eravamo invece recati presso una spiaggia isolata dell’Adriatico, dove speravamo di trascorrere una giornata tutta per noi.
    
    Una spiaggia libera, piena di sabbia e di sole, sulla quale stendemmo gli asciugamani per prendere il secondo. A me non piace stare sdraiato sotto il sole. Stavo seduto guardando il mare, assorto nella contemplazione delle onde e dei miei pensieri. Roberta, nel suo due pezzi, si godeva invece i raggi caldi della stella a noi più vicina sulla schiena, il pezzo di sopra slacciato per evitare di lasciare il segno. D’un tratto si alzò. «Vado a fare il bagno», disse, e si diresse verso il mare. Slacciando all’improvviso con disinvoltura anche il pezzo di sotto che, cadendo, mise in mostra il suo magnifico fondoschiena. Se non vi è mai capitato, posso assicurarvi che la vista di una donna che cammina nuda sulla spiaggia è qualcosa che rasenta l’opera d’arte. Vi è la perfetta ricomprensione tra Donna e Natura, che non ha caso è femmina. Vederla entrare nell’acqua mi sovvenne l’immagine di Venere, che tra le onde era nata.
    
    Era nuda. Stava andando a bagnarsi nuda. La mia collega irreprensibile, sempre così compita, certo simpatica, spontanea, ma anche perbene, adesso si recava in acqua nuda, fatto per me inaspettato. Quale desiderio di libertà è insito nella mente umana da spingerlo, quando ...
    ... può, ad approfittarne per cogliere l’opportunità per darne sfogo? Bagnatasi, tornò a sdraiarsi sull’asciugamano mostrandomi la schiena, e soprattutto il suo fondoschiena, completamente nudi. Quindi si voltò, esponendo ai raggi ultravioletti anche quelle parti solitamente protetta. Il cespuglio di forma triangolare ricompreso tra le cosce e il ventre, solitamente coperto, sembrava riprendersi la sua rivincita ed era perfettamente in armonia con il cosmo circostante. Quei rosei capezzoli svettanti dalle grandi poppe dalla forma modificata dal tempo erano la chiara dimostrazione che la Natura, Dio stesso, se esiste, sono femmina.
    
    Ammetto che questo sviluppo mi aveva colto di sorpresa; non avevo saputo reagire ed ero rimasto lì ad ammirarla intontito. «Allora? Non dici niente?» «Sei splendida; starei ore ed ore ad ammirare il tuo corpo» «Nient’altro? Non ti viene voglia di farmi nient’altro?» «Preferisco conservare le energie per dopo … sai, ormai ho una certa età …» «Ma io sono ancora giovane … e vogliosa … sai che potrei trovare un uomo più giovane di te …». Capita l’antifona, cominciai col carezzarle il monte di Venere, quindi, senza incontrare resistenza, le scostai le gambe per poter aver accesso alla fessura che tra quelle si nascondeva. Stimolata dalle dita della mia mano prima sul clitoride, poi sfregandole tra le labbra della fica, cominciarono i primi gemiti di piacere. Ritenni di dover compensare tanta magnificenza nel modo adeguato, per questo le infilai la testa tra ...
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