1. Roberta: che cos'e' la felicita ?


    Data: 17/07/2024, Categorie: Etero Autore: Aleppe, Fonte: Annunci69

    ... mi distolse dalle mie riflessioni e il mio pene riprese a fare il suo dovere. Mi sollevai seduto per leccarle con passione i capezzoli ed aumentai il ritmo delle mie spinte. Roberta mi cinse con le sue gambe e ci trovammo avvinghiati, sudati nell’abbraccio amoroso. Per procurarle ancora più piacere, con una mano le accarezzavo, graffiavo la schiena, mentre con l’altra le stuzzicavo l’ano fin quando lei venne quasi soffocandomi per la forza che mise nello stringermi. «Adesso voltati, e chiavami mostrandomi il tuo grosso culo rotondo», le dissi allora. A me la vista della schiena, del fondoschiena di una donna che mi cavalca mi fa impazzire. Lei ci mise tutto l’impegno richiesto, sollevandosi e calandosi lentamente sull’asta, voltandosi ogni tanto verso me per mostrarmi il suo sguardo malizioso ed assicurarsi che stessi godendo. Poi si sollevò del tutto, estrasse il pene dalla fica gocciolane e, piano piano, lo infilò nel buchetto di dietro. Ma bastò il gesto per farmi impazzire e schizzarle la sborra sulle chiappe. Ricadde quindi al mio fianco, ci scambiammo un lungo bacio appassionato e, sfiniti, ci addormentammo nelle braccia l’uno dell’altro.
    
    Suonò la sveglia. Era presto, ma dovevamo anche tornare in tempo per non destare sospetti. Uscii dalla camera per andare in bagno, in fondo al corridoio. Roberta telefono al proprietario chiedendo una bottiglia di acqua minerale gassata. Quando entrò, si trovò di schiena Roberta, ancora nuda che si godeva la vista del mare. ...
    ... «Signora, ecco l’acqua» disse balbettando, sorpreso dall’inattesa visione. «La metta pure lì», rispose lei. Poi, vedendo che l’uomo non le toglieva lo sguardo di dosso, «Beh, cosa c’è, non ha mai visto una donna nuda?» «Signorina, mi perdoni, ma da quando è morta mia moglie, no. E poi, la mia moglie degli ultimi anni non era mica bella come lei.» Lei pensò allora di coprirsi con il lenzuolo, ma poi ripensandoci gli disse «Le propongo un patto: lei ci abbona il costo di vitto e alloggio e io le permetto di dare ancora un’occhiata.» «Facciamo solo la stanza» cerco di trattare il vecchietto «No, o tutto o niente» rispose lei scostando appena il lenzuolo per mettere in mostra una tetta. «e va bene, tutto, ma mi lasci vedere tutto anche lei!» «Certo, ci mancherebbe, sono una donna di parola io», rispose sedendosi sulla poltrona di vimini e mettendo in bella mostra tutta la merce di cui disponeva. L’uomo allora estrasse il cazzo e cominciò a segarsi. Roberta, capita l’antifona, comprese che quanto prima fosse venuto, tanto prima sarebbe finita, quindi cominciò a muoversi in maniera lasciva sulla poltrona. Prima si strusciò un po’ le mani tra le cosce, quindi si alzò e, messe le ginocchia sulla poltrona, afferrando i braccioli, mise in mostra il suo magnifico culo. Vedendo che il vecchietto era duro a venire, si mise ai suoi piedi in ginocchio, spalancando la bocca e simulando un pompino come fosse la più grande delle troie. In questa posizione la vidi mentre tornavo dal bagno, fermandomi ...