Le due milf - Racconti Erotici

Le due milf

... mi pesava affatto, anzi, c'era qualcosa che mi portava ad apprezzarla ancora di più.

Mi trasferii da loro, e quel pomeriggio avemmo il letto a disposizione. Non ci conoscevamo bene, io, giovane e inesperto Italliano contro di lei, matura Inglese, esperta, brava.

Faceva di pompini favolosi, lenti, non sembrava avida, ma pareva sapesse leggere il tuo piacere. Le piaceva scoparmi da sopra, pretendeva che le carezzassi le tette, e cercava di non farmi mai venire, perchè voleva che il rapporto durasse a lungo. Ricordo che il primo orgasmo avuto con lei fu fenomenale, per poco non le venivo dentro.

A questo seguivano poi delle coccole e qualche momento di appisolamento, durante il quale a lei piaceva tenermelo tra le dita. He's mine ( è mio) diceva sempre, e chi si opponeva?

A tutto questo seguiva il fatto che la povera Janet era stata sfrattata, relegata su una poltrona con il suo libro, oppure impegnata in conversazioni con le coppie. Un po' mi sentivo in colpa lo ammetto, soprattutto perchè Janet era triste, lo si vedeva. Forse si aspettava di trovare anche lei quello che Fiona aveva trovato.

Ecco perchè, quando eravamo in spiaggia o al locale, cercavo di stare sempre con entrambe, mostrandomi gentile e disponibile soprattutto con Janet. Tuttavia non ho mai notato alcuna gelosia da parte di Fiona.

Il secondo pomeriggio, dopo qualche ora di spiaggia e una bella doccia, io e Fiona avevamo fatto l'amore, rammento che me l'ero pulito con una salvietta umidificata, ...

... perchè non avevo voglia di vestirmi per andare in bagno, e proprio quando iniziava la fase di relax e di coccole, sentii che i toni di voce in salotto si alzavano. Non capivo una parola, e Fiona non sembrava volermi dare risposte. Sta di fatto che, di colpo sento la porta della camera che si apre, e vi entra Janet in lacrime. Mi sono coperto col lenzuolo, mentre Fiona, completamente nuda, si è alzata per sincerarsi della situazione dell'amica. Non ho capito nulla di quanto si dissero, ma sembrava che Janet si fosse ripresa. A quel punto, entrambe sedute sul lettone dove c'ero anche io, mi sono sentito in dovere di chiedere a Janet se per caso fosse colpa della mia presenza, ma lei rispose di no, anzi, mi disse che era contenta che Fiona avesse trovato un ragazzo, ma, allo stesso tempo, pur senza cattiveria, disse che la invidiava perchè pensava che anche lei ne meritasse uno.

Fiona e Janet si abbracciarono a quel punto, e io, pensieroso, mi appoggiai con la schiena al muro e mi accesi una sigaretta. La situazione sembrò calmarsi, loro erano abbracciate e poi Janet venne da me e volle essere abbracciata, mentre si scusava, visto che avevo pensato che ce l'avesse con me. Poggiai la sua testa sulla mia spalla, passai a Fiona la mia sigaretta, e le carezzai i capelli. Ecco, io l'inglese lo parlo, tuttavia far certi discorsi in una lingua che non è la tua, è sempre difficile, e non solo. In quel mometo mi è venuto duro, nonostante fosse meno di un ora che ero venuto. Arricciai ...