1. Flux e Blade


    Data: 09/07/2024, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... Sentì qualcosa. Un passo. Mi gettai in un angolo in ombra. Roger. Perfetto! Roger entrò nella stanza, leggermente circospetto ma niente di che. Si voltò verso una finestra. Un istante di distrazione. Avevo estratto il coltello un secondo prima che entrasse. Due secondi dopo, Roger si trovò con me che gli puntavo l’arma alla gola. -Silenzio. Voglio solo farti qualche domanda e se risponderai, forse potrai davvero andare a svuotarti i testicoli a Rio.-, dissi. Roger parve tremare. -Quante guardie?-, chiesi. -Altre cinque, ma non tutte su questo piano.-, disse. Cooperativo. Bene. Non ho mai amato la tortura, anche se dovendo non avrei scrupoli ad applicarla. La storia dell’eroe senza macchia e senza paura non é la mia. Il mondo affoga nel guano e la gente azzanna alla gola altra gente per tenersi a galla. Same old story… -Ok. Sto cercando una ragazza. Giovane, nera, capelli lunghi e capacità di divenire liquido. Dov’é?-, chiesi. -Lei… mi ucciderà!-, esclamò lui. -Oh, lei potrà farlo, ma solo se io non la uccido prima.-, dissi. -Sei solo un uomo!-, sibilò Roger. Snikt! L’artiglio dell’indice destro mi uscì dalla carne, abbastanza vicino agli occhi dell’uomo da ingombrare i tre quarti del suo campo visivo. -Decisamente no.-, dissi. Ah, avrei voluto vedere la sua espressione. Di solito non lo faccio per puro diletto ma estrarre gli artigli mi spara in vena una botta di adrenalina pura. Sarà perché ogni volta che lo faccio mi ferisco da solo, o forse mi piace davvero tirarli fuori… ...
    ... Mah! -Piano superiore! &egrave a fare la guardia al boss!-, cedette il povero Roger. Troppe emozioni per quel contratto così noioso. Sorrisi. -Bene. Immagino tu abbia una ricetrasmittente.-, dissi. Lui annuì. -Chiama i tuoi amici. Di loro che hai riscontrato qualcosa che non va al piano inferiore. Digli che ti servono rinforzi. Sii convincente o finisci a spezzatino!-, sibilai io. Lui eseguì. Si finse agitato (cosa non difficile vista la situazione) ma fu preciso. Ricevette segnali di assenso dalla squadra. Ottimo. Ora eravamo solo io, Fluxa e i tizi al piano superiore. -Sorridi, Roger.-, dissi, benevolo. Gli diedi una botta col calcio della Ingram. Crollò svenuto in avanti. -Se tutto andrà bene magari andrai davvero a Rio.-.
    
    Salii lentamente, perquisendo metodicamente ogni angolo. Arrivai al piano superiore. Poco mobilio. Una sala col biliardo e una cucina. I membri di quel culto non si facevano mancare niente. Ma era pur vero che forse non erano più loro… Una luce attirò la mia attenzione. Una guardia. “Cazzo!” Mi gettai in una stanzetta attigua. E ora? Accesi una piccola torcia tattica che tenevo in tasca. Porca troia! Droga. Non robetta ma oppiacei a pacchi! Cavolo, ecco, forse sarebbe stata una buona idea incenerire quella merda. In effetti potevo. Posizionai l’esplosivo. Impostai il timer su due ore. Per sicurezza. La guardia intanto era entrata nella sala del biliardo. Alzai l’arma e sparai. Centro perfetto alla nuca. Crollò in avanti. Sul tavolo del biliardo. Uscì ...
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