1. Flux e Blade


    Data: 09/07/2024, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... sogghignò. -Sventrami, avanti!-. E fu qui che mi concessi la frase che volevo dire. -Sono il migliore in quello che faccio.-, dissi. -Allora vedi di fare sì che quel che fai sia anche piacevole…-, alluse la nera. Era troppo. Le affondai dentro, lentamente ma inesorabilmente. Flux gemette. -Oh, sìiii…-, mi distesi su di lei per un istante. A godermi il momento sino in fondo. Poi uscii e rientrai. Ancora e ancora. Sentii le unghie di Flux piantarmisi nella schiena. Dolore. Sangue. Ancora. Sguainai l’artiglio del dito indice sinistro. Disengiai un taglio sottilissimo e preciso lungo la spalla destra della nera. Gemiti. Dolore e desiderio. Cribbio, stavamo scopando mentre ci artigliavamo a vicenda? L’improvvisa consapevolezza della cosa mi fece esplodere: le piantai i membro dentro e accelerai il ritmo. Gemiti di entrambi, versi animali. Flux socchiuse gli occhi, come a voler assaporare appieno il momento. Io li tenni aperti, gustando l’immagine di lei sotto di me che gemeva. Puro trionfo. Le accarezzai un seno ghermendolo improvvisamente. La nera gemette. Poi improvvisamente lanciò un urlo strozzato. Doveva aver goduto. Sorrisi. Ora dovevo godere io ma lei mi sorrise. -Cambio.-, sussurrò. Mi tolsi e mi sdraiai. Lei divenne acqua e ridivenne solida impalandosi sul mio membro. Cazzo, il solo sentirla così rischiò di farmi venire. E non si poteva certo dire che lei facesse di tutto per impedirlo, anzi. Le godetti dentro due istanti dopo e ci abbandonammo l’uno ...
    ... sull’altra.
    
    Silenzio. Per un lunghissimo istante. Poi fu Flux a parlare. Lentamente, come se avesse avuto tutto il tempo di questo e altri mondi. -Ora?-, chiese. io sorrisi. Feroce. -Ora li andiamo a prendere.-. Lei sorrise con me e mi baciò. Il suo bacio sapeva di noi. Rimasi ammaliato. -Il miglior piano che io abbia mai sentito!-. Mentirei se dicessi che sono uno dei buoni, in fondo ricorderete che avevo già chiarito la cosa nella prima parte del mio racconto. Ma purtroppo per me, lo S.H.I.E.LD. non fa le cose a metà. Se lavori per lui una volta o hai una qualunque ragione per essere nuovamente contattato da loro, stai certo che ti contatteranno, quando e dove vorranno. Ma la cosa può funzionare nei due sensi.
    
    Lisa Huntington, la mia referente nello S.H.I.E.L.D. era una donna tutta d’un pezzo ma, come tutti lì dentro, riteneva che io fossi più che utile ai loro scopi. Questo significava lasciarmi una certa libertà d’azione e di movimento e sono certo che ciò si é tradotto nell’impianto di qualche microchip sottocutaneo. Può essere che mi sbagli ma conosco questi tizi. Con gente come Magneto e i suoi in giro a far casini non mi sorprenderebbe se volessero una certa dose di sicurezza e controllo… Ovviamente il tutto senza che io me ne accorgessi. Lisa Huntington però era anche una persona capace di ragionare con la sua testa e sapeva che, per potermi mantenere obbediente e docile (come probabilmente mi volevano) non bastavano i soldi e le minacce. I cani vanno lisciati per il pelo… Così mi ...
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