1. Flux e Blade


    Data: 09/07/2024, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... mie mani su di lei, sul suo corpo. Sui suoi seni ancora inguainati dalla tuta e sulle natiche. Splendida. Se me l’avessero raccontato… Le sue mani sul mio petto, poi più in basso. Rotolammo avvinghiati. Lei prese il controllo. Mi leccò il collo. Il mio sangue misto al suo. Mi pareva quasi un accoppiamento animale. Diverso da ogni altro che mi fosse mai capitato di vivere. -Aspetta.-, dissi. Mi tolsi la maglia devastata e i calzoni. Lei si tolse la tuta (una veste a due pezzi che pareva in pelle ma sicuramente era in qualche altro materiale). Nera e bellissima. Glabra e vogliosa. Mi sarebbe venuta una battuta ma… Evitai. Per ora. Poi le schiaffai di nuovo la lingua in bocca, iniziando intanto ad accarezzare le sue forme. I seni erano splendidi mi presi il tempo di apprezzarli. -Laccameli un po’!-, esclamò Flux, deliziata. Eseguii. Dopo qualche istante sentii le sue carezze dalle parti del mio membro. Poi, senza preavviso, Flux cambiò stato. Divenne acqua. Mi allarmai per un istante, poi la sentii scorrermi addosso, fluire verso il mio membro. Due secondi dopo riprese forma umana, la sua bocca che prese a suggermi il frenulo in modo tanto improvviso da rischiare di farmi venire. Mi concentrai sulla sua vulva, carezzandola lentamente, scoprendola. L’odore di lei era lieve, profumato ma intenso a suo modo. Fantastico. -Sei bagnata…-, sussurrai. -Cos’é? Prendi per il culo?-, chiese lei staccandosi un istante. Le sorrisi. -Potrei anche starci pensando…-, dissi. -Preferisco di ...
    ... no, credimi. Preferisco… scorrere secondo la corrente.-, disse lei. Trasognata. Immaginai che quella di divenire acqua ed esplorare il corpo del partner non fosse una fantasia così realizzabile visto l’atteggiamento della gente verso i mutanti… Flux riprese a succhiarmelo e io presi a leccarla. Gemiti, miei e suoi. Desiderio. Lei mi voleva e io la volevo. Perfetto oltre ogni possibile immaginazione. Si liquefece di nuovo e le mie dita, che stavano esplorando quell’intimità bollente e bagnata, si trovarono a sondare il nulla. Poi furono fagocitate dalla bocca della nera. -mmmh, allora é di questo che so…-, sussurrò divertita. Annuì. -Il sapore migliore che mi sia mai stato dato di conoscere.-, dissi. Ero serio. Lei sorrise. Ridivenne acqua e mi scivolò sul corpo. Sospirai. Era mille volte meglio delle carezze a cui ero abituato e lo sentivo mille volte più intimo. Ogni dettaglio del mio corpo le era svelato. E quella forma, che per certi versi era quanto di più recondito lei celasse, era una forma d’amore che non conosceva paragoni. Rirpresa una forma umana, accanto a me, Flux mi sorrise. E mi indicò il divano. Annuii. In quel momento mi sarebbe andato bene anche un tavolo da tortura se avesse significato farmi quell’incantevole creatura. Mi sdraiai. Lei sorrise. -Oh, no, caro mio! Ora tocca a me riposare.-, disse. Non obbiettai. In fin dei conti mi sembrava giusto. L’avrei posseduta. Di fatto. Lei spalancò le gambe. -Allora?-, chiese. Sorrisi. -Ti trapasso!-, esclamai. Lei ...
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