1. Flux e Blade


    Data: 09/07/2024, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... Rispose. -Pronto?-, chiese. -Sono io.-, l’informatore, -Ho quello che volevi.-. -Parla.-, ordinò lei. Non vedeva l’ora di saperne di più. -Il vero nome é Alexander Mirror, nonostante usi il soprannome Blade. &egrave un mutante e un freelance, oltre che un ladruncolo di serie Z.-, disse l’informatore. Lei bevve quelle parole, fece connessioni mentalmente. Tutto quadrava. Ma… “Cosa diavolo ha a che vedere con me?”. -Ha lavorato anche per lo S.H.I.E.L.D. durante l’annientamento del Culto di Smedi.-, disse l’informatore. Quella frase cancellò tutto il resto. Neela aveva lavorato per quel Culto e ora ricordava. Aveva pestato un tizio. L’aveva lasciato a terra credendolo morto, invece… Invece quel tipo che aveva decimato il Culto era lui! -Pronto? Ci sei ancora?-, chiese l’informatore. -Sì… Solo… trovami dove abita questo tipo.-, disse lei. -Detto fatto.-, disse l’informatore. Lei appese e si sdraiò sul divano. “Cazzo!”, per un istante si sentì furiosa. Quel tipo le aveva rovinato non due ma tre lavori, in definitiva. Peggio ancora, ne era uscito vivo. La prima volta per sua distrazione, la successiva per sua scelta e l’ultima a causa della sua abilità. Non ci sarebbe stata una quinta volta: la quarta sarebbe stata l’ultima mano, da concludere con la morte di uno di loro due, decise.
    
    Al ritmo di una canzone che nemmeno si era data la pena di ascoltare davvero, Flux si decise. Voleva dargli un avvertimento. Quando seppe dove si trovava, decise di mostrarsi. In fin dei conti ...
    ... era giusto che sapesse cosa lo aspettava.
    
    Lo vide spaccare rocce in tuta arancione insieme ad altri carcerati. Stando alle sue fonti, aveva una settimana di lavori socialmente utili da scontare. Era pur vero che un po’ se l’era cercata ma probabilmente aveva pensato che fuggendo le conseguenze sarebbero state peggiori. A suo modo, aveva senso. Attese pazientemente che fosse lui a notarla, a guardarla. A capire. Lui sorrise. Per la prima volta, Flux avrebbe desiderato sorridere di rimando, anche solo per potergli far capire… Poi sparì. Aveva ottenuto ciò che voleva.
    
    I lavori successivi furono pochi. Di tutti quelli che le vennero proposti ce ne fu uno solo che lei si degnò di accettare. Per il resto si allenò, strenuamente. Decisa ad essere al meglio della forma fisica per quello scontro finale. Ogni tanto usciva al bar. Beveva qualcosa. E c’era sempre qualcuno che ci provava. Flux solitamente si concedeva una scopata ma niente più. Nessuna relazione più lunga. Affezionarsi a qualcuno l’avrebbe solo fatta soffrire. Lei lo sapeva bene e aveva scelto. Il sesso era una cosa, l’amore era un’altra. Con tutti i suoi amanti, lei era sempre stata perfetta, decisa a darsi al massimo. Ma, coi tempi che correvano e i pregiudizi sui mutanti non aveva mai osato realizzare una sua fantasia. Con nessuno. Chissà, forse un giorno qualcuno le avrebbe chiesto di scorrergli addosso come acqua di fiume, mutare forma e posizione in modi umanamente inconcepibili per portare l’eros a un livello ...
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