Flux: visioni di cambiamento
Data: 08/07/2024,
Categorie:
Etero
Lesbo
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... voleva, diventare Presidente degli States e rendere il mondo un posto migliore per tutti. Vacillò per un istante. Uno solo. Poi scosse il capo. E uscì dalla stessa porta da cui era entrata.
Si ritrovò in una sala come quella in cui aveva trovato Blade. Solo che stavolta c’era il letto. Solo il letto. E Flux era stanca. Esausta. Che male avrebbe fatto sdraiarsi? Cosa sarebbe cambiato? Si avvicinò al letto barcollando. “Mi stenderò… solo un istante…”, si disse. Ma proprio prima di toccare le morbide coltri, ricordò. “La Carne… questa prova dev’essere quella finale.”. Doveva proseguire. Strinse i denti e si sollevò barcollando e rischiando di cadere. Uscì dalla porta opposta a quella da cui era entrata.
Buio. Totale. Assoluto. Flux espirò. Era esausta. E il buio non sembrava avere fine o uscite. -Dove sono?-, chiese. -Non sei.-, rispose una voce. Non Anjali. -“Non sono” cosa?-, chiese lei. -Non sei. Non sei mai stata. Non esisti.-, disse la voce. -Esisto… sto parlando!-, esclamò Flux. -Le tue parole sono il battito di ciglia di un essere eterno. La tua intera esistenza é ininfluente e impermeante.-, disse la voce. -Questo non la rende meno vera.-, rispose Flux. -Chi sei?-, chiese la voce. -Un’iniziata.-, rispose Flux. I tatuaggi sul suo corpo brillarono brevemente senza illuminare nulla. -Da dove vieni?-, chiese la voce. -Dal buio.-, rispose lei. -Dove vai?-, chiese ancora quella presenza. -Verso la luce.-, disse la nera. Sentiva l’aria sul corpo nudo. Si sentiva stanca, ...
... stanchissima. -Brava.-, disse una voce. Anjali. Il buio esplose di pura radianza, la luce fu tanto forte che a Flux parve di essere travolta da uno tsunami di pura energia. Chiuse gli occhi abbandonandosi alla sensazione. In un istante si sentì minuscola, come un granello di polvere nell’infinito. Eppure erano miliardi di granelli a formare quello stesso infinito. Si sentì strappare dal suo corpo, si vide morire e vivere. Sentì che era appena iniziata. E che non sarebbe finita mai. Sorrise. E scivolò nell’oblio.
Riaprì gli occhi. Anjali la fissava. Sentì il terreno sotto la pelle. Era nuda. -Tutto bene?-, chiese l’Indù, -Non é mica un esperienza facile. Io sono rimasta svenuta per sei ore dopo il primo contatto con l’Astra.-. -Svenuta? Quanto… Quanto mi resta?-, chiese Flux. -Oh, beh… Almeno otto ore.-, disse Anjali. La nera si tirò su sedendosi. -Otto ore? Ti prego, dimmi che ha funzionato… che l’Astra mi ha guarita…-, era disperata. -Dimmelo tu.-, disse con un sorriso l’Indù. Flux sospirò. D’un tratto si sentì sprofondare dentro sé stessa. Stava bene. Era incredibile ma stava bene. Se lo sentiva. Con la stessa identica precisione con cui si sentiva il suolo sotto i glutei. -Ascolta… Non abbiamo molto tempo. Sono le quattro e all’alba io dovrò andarmene.-, disse Anjali. -Morirai, intendi.-, disse la mutante. -Sì.-, disse l’indù. Nessun rimpianto, nessuna paura. -Devi capire. L’Astra é potente, più di quanto pensi. Per questo ho fatto sì che non sia un arma come lo era per ...