Violagode, capitolo 20: l’intervista - Racconti Erotici

Violagode, capitolo 20: l’intervista

... alzo per tornare da Ariana.

“Allora, non credo che questa vada bene per Anal College, dobbiamo puntare non solo sull’anal ma anche sul lesbo e questa non è il tipo adatto. Ma con un viso ed un corpo così, se è veramente portata per l’anale, può essere perfetta per il nuovo film di Yuri, quello patinato con le ragazzine che si fanno devastare l’ano. Falla inculare da Greg, digli di non andarci leggero, se lei si comporta bene falle firmare il contratto.”

“Okay, vuoi vedere il girato delle precedenti?”

“No, mi sono ricordata di una questione personale importante, chiamami un taxi, io scendo in strada. Ci risentiamo domani mattina e mi farai vedere tutto.”

Mi rimetto il cappotto e corro letteralmente in strada. Quando esco dall’hotel mi rendo conto di aver dimenticato l’ombrello, ma il taxi mi sta già aspettando. Corro sui tacchi e salgo. Gli do l’indirizzo e mi siedo chiudendo il bavero per il freddo. Riguardo quel post con il cuore che mi batte forte, per fortuna andando verso la periferia il traffico sembra più scorrevole anche se la pioggia battente rende quasi impossibile guardare in strada.

Quando arriviamo pago ed esco. Rimango ferma sotto la pioggia davanti alla porta del residence. Cosa sto facendo? Una vocina mi dice di richiamare il taxi e lasciare perdere, ma un coro di tante me stesse mi convincono ad andare avanti.

Entro, arrivo alla porta della camera e busso.

Lei mi apre dopo un minuto, sembra assonnata, forse l’ho svegliata. Ha un pigiama di colori sgargianti che nasconde le sue forme perfette. I capelli sono disordinati, non è truccata. Io però sono messa peggio, il cappotto grondante di pioggia, i capelli che saranno un disastro per non parlare del trucco.

“Viola…” Interrompe lei il silenzio.

“Ciao Anna, come stai?”