Violagode, capitolo 20: l’intervista - Racconti Erotici

Violagode, capitolo 20: l’intervista

... dimostrare di essere una brava regista, una brava produttrice, una brava imprenditrice. Ogni volta. Per gli uomini è più facile, sicuramente.”

“Il web ha cambiato il porno, come sappiamo. Puoi dirci qualcosa in proposito?”

“È così. Adesso girare film porno, anche e soprattutto amatoriali, è diventato semplicissimo, ed ancora più semplice è distribuirli online. Il porno si è molto differenziato, conosco molte camgirl che si esibiscono solo online, ad esempio. Poi ci sono le opportunità di guadagno più variegate, i film sono ormai distribuiti solo online, non si vendono più i DVD a parte in Italia.”

“Sul tuo sito ad esempio è possibile vedere una web serie porno.”

“Sì, è Lady Violet’s Anal College. L’abbiamo lanciata sei mesi fa e sul sito trovate già cinque episodi, ma ne abbiamo in programma almeno altrettanti.”

“Di cosa si tratta? Utilizzando parole adatte al nostro pubblico…”

“Eh eh, certo. È una serie ambientata in un college in cui io sono l’insegnante, in ogni puntata abbiamo attori (uomini e donne) molto giovani a cui io insegno le delizie del sesso anale.”

“Tutti maggiorenni?”

“Certo! Per entrare nel porno devi essere rigorosamente maggiorenne e, soprattutto, devi veramente volerlo, non deve esserci nessuna forzatura.”

“Quindi se qualcuno dei nostri ascoltatori volesse cominciare una carriera nel porno cosa consiglieresti?”

“Prima di tutto di guardarsi molto bene dentro, essere sicuri della propria scelta, non è un gioco.”

“E come ...

... cominciare?”

“Semplice: andate sul mio sito e compilate il modulo per candidarvi ad un provino.” Rido.

“Se vi sentite attori e attrici porno quindi, affidatevi quindi alle sapienti mani di Lady Violet, amici. Un saluto da DJ Giorgia, ci vediamo mercoledì prossimo con un’altra intervista.”

Spinge un pulsante sulla consolle che ha davanti e parte un jingle molto alto nelle cuffie. Si toglie le sue e mi fa cenno di togliermi le mie.

“Grazie, Lady Violet, abbiamo finito.”

“È stato un piacere.”

Guarda l’orologio e mi propone: “Se vuoi abbiamo un piccolo festeggiamento, è il compleanno di uno dei tecnici e ci saranno sicuramente dei pasticcini di là.”

Guardo anch’io il grande orologio al muro: “Ti ringrazio, ma ho un altro appuntamento di lavoro e devo scappare. Con questo tempaccio muoversi a Milano è un casino, ci metterò una vita.”

“Una vera donna imprenditrice, lavori anche a quest’ora.”

“Mi sono scelta una carriera particolare, e ci metto tutta me stessa.”

Milano in una sera di pioggia invernale è un vero inferno. Macchine, code, clacson. Mi abbandono ai miei pensieri mentre il taxista guida. Magari fosse tutto rose e fiori come è stato raccontato. Sono sì felice di questa vita, ma è molto stancante.

E soprattutto ripenso al sesso -- in generale, non solo in scena. Ho visto e fatto tante di quelle cose che il sesso è diventato per me ormai un mestiere. Quando arrivo a casa anche il sesso con Greg non mi fa impazzire come una volta. Greg è il mio ...