Zozzerie in bagno - Mio malgrado, l’infinito mi tormenta
Data: 04/07/2024,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: pink_, Fonte: EroticiRacconti
... le braccia belle e poi quelle mani da cui sarebbe così bello farsi fare un bidè!
Chissà da quant’è che ha finito di farla, solo adesso se ne accorge e guarda di nuovo giù, le ultime goccioline intermittenti, che brillano.
Che cazzo stai facendo Maddy? Forse sono stati i cocktail, forse la pizzetta o la musica ma adesso davvero si sente, non so come dire, eccitata? Che non è proprio voglia di scopare per quanto chi è che non si farebbe dare una botta da uno del genere ma è piuttosto la situazione, così insolita, così libera e così sporca.
Già, dovrebbe pulirsi ora, che davvero è ora di andare, così si guarda attorno a cercare un po’ di carta per asciugarsi ma non c’è niente, le scope, i secchi, gli scaffali e lui.
«Mi sa che hai bevuto un po’ troppo» dice, avvicinandosi. Forse in effetti è stato per colpa del Margarita o forse no, forse è per il Negroni che se ne sta ancora lì, a mostrare la fica che ancora gocciola.
Così lui si allunga verso lo scaffale, lassù in alto e dio quanto diventa grosso, mentre prende un rotolo di carta assorbente.
Che tenero!
Mentre la guarda, le labbra e poi le labbra, mulinando le braccia per poi strappare via un po’ di carta, che non basterà mai per assorbire quel taglio così umido.
Poi allunga la mano e gliela porge, con gentilezza mentre lei allarga le cosce e gliela porge, con una certa fierezza, me lo vuoi fare, il bidè?, pensa, e poi «Me lo vuoi fare il bidè?» dice.
Qualcuno deve aver nascosto la musica nei muri, ...
... è da lì che gorgoglia la giungla dei bassi che quasi la stanza gira tutt’attorno a quelle cosce aperte, col culo nudo e i pantaloni abbassati, in equilibrio sui tacchi alti, in equilibrio su quella domanda, assurda, che ancora aleggia per la stanza.
Sei sicura? Pare dire lui con gli occhi sei sicura? Ma sì dai fallo adesso, fallo in questo cesso che cazzo ce ne frega questa è la situa che mi sento sporca e ho un gran bisogno di essere ripulita!
Un uomo, lì di fronte, che sfuma le sue incertezze e si avvicina, piegandosi, senza smettere di guardarla negli occhi.
La mano, la mano fra le cosce, che cosa cerchi Mario? Che cazzo fai Maddy?
La carta, ruvida, che si lascia deformare dalle dita fino ad accarezzarle le labbra.
Le labbra, gonfie, graffiate da un velo di carta, così leggero da farle sentire le dita.
Le dita, grosse, si infilano fra le labbra in una carezza umida di carta.
È questo che fai adesso Mario? Da quando hai smesso di giocare, dico, te ne vai in giro ad asciugare la fica alle donne ubriache?
La carezza si fa insistente, l’equilibrio sempre più precario, Maddalena ansima e precipita, seduta sul cesso di ceramica dello staffonly, lasciandosi masturbare dalle mani belle dell’uomo nero.
Sudore di maschio addosso, sempre più vicino e sempre più bravo, così, adesso, toccami così, la bocca aperta di una donna che gode, mentre ride, che un po’ vuole dormire, forse vomitare e di certo, ora, ha una gran voglia di esplodere.
Frenetico ora è il ...