1. Zozzerie in bagno - Mio malgrado, l’infinito mi tormenta


    Data: 04/07/2024, Categorie: Prime Esperienze Autore: pink_, Fonte: EroticiRacconti

    ... troppo facile immaginare ci sia il purgatorio, anche se non ho mai capito cosa cazzo sia!
    
    E giù a ridere, a bomba la serata Maddy, a bomba, vai lì dentro prima di fartela addosso, fanculo allo staffonly.
    
    È aperta, per fortuna è aperta, caderci dentro e serrarsela alle spalle è un bagno, sì, un piccolo bagno coi secchi e le scope è un bagno, basta questo che magari mi fermo a dormirci dentro.
    
    Liberarsi dei pantaloni aderenti che accarezzano le cosce sudate in equilibrio, per non toccare la ceramica sudicia e libera, ora, finalmente, libera.
    
    Quasi gemendo.
    
    Che fra tutti i piaceri possibili, dico, pisciare, è davvero uno dei migliori.
    
    Che ore saranno?
    
    E soprattutto dove cazzo è che ha parcheggiato?
    
    E anche a trovarla la macchina chi cazzo è che riuscirebbe a guidare, adesso?
    
    Scivolano fra le labbra della fica litri di Negroni e Margarita con le orecchie ovattate dal ricordo dei bassi, lontana è la musica, lontani gli afro beat sospesa ad allagare la tazza in un flusso violento che sembra non voler più fermarsi.
    
    I secchi, le scope, la porta con la maniglia che gira, come? Gira? Perché cazzo gira la maniglia proprio adesso, adesso che la porta si apre e davanti ai suoi occhi appare quel gigante di Mario Balotelli.
    
    No, non è lui, a meno che non si sia messo a fare il buttafuori no, non è lui eppure sembra proprio lui e se ne sta lì, con gli occhi spalancati e un sorriso bianco che illumina tutta la stanza.
    
    La maglia nera, aderente, i pantaloni ...
    ... neri, la faccia nera e i denti bianchi che la guarda, proprio lì, proprio fra le cosce spalancate e le labbra della fica che pare una fontanella.
    
    Ciao Mario, ciao uomo nero, scusami ma stavo pisciando e ne avevo davvero un gran bisogno sempre che anche tu non lo sia, un sogno.
    
    Biascicano i pensieri e le parole fanno spazio alle sole risate ride ora Maddalena, che una cosa del genere davvero non gli era mai successa.
    
    Lui si chiude la porta alle spalle e torna a guardarla, le labbra e poi le altre labbra, potrebbe arrabbiarsi e invece non lo fa, sorride e la guarda dicendo qualcosa come:
    
    Quanto sei bella quando fai pipì!
    
    Forse ha detto così o forse era «Tu non dovresti essere qui!».
    
    Lei lo saluta con la mano e solo adesso ricorda che avrebbe dovuto chiudere le gambe, non so, quelle cose che chiunque farebbe in una situazione del genere ma tanto, ormai, che differenza fa?
    
    Maddalena dice solo «Scusa!» poi abbassa lo sguardo come a verificare quanto ancora ne abbia di oro da colare davanti agli occhi di quel gigante nero che sorride.
    
    Dio quanto è bello, chi? Lui?
    
    Dio quanto è bello lui che sta qui dentro a guardarla, mentre fa la plin-plin.
    
    E giù a ridere, dio quanto è grosso, Mario mi prenderesti in braccio per favore? Mi porteresti a dormire? Le gambe che quasi si aprono ancora di più Mario ti piace la mia fica? Ti andrebbe di farmi il bidè?
    
    È strafatta Maddalena, così felice e leggera, così libera, di guardare quel ragazzo e il suo petto enorme, ...
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