La gabbietta 4 - Racconti Erotici

La gabbietta 4

... cena; appena scomparvero, Cristina con un sorriso a trentadue denti si complimentò con Imma per l’eleganza, ma anche per la determinazione, con cui aveva condotto una trattativa che ad altri era risultata ostica e senza sbocchi; le suggerì di fare ricorso a tutti i trucchi per ottenere che la cena portasse a un accordo.

Filippo era senza parole; si limitò a ribadire la sua fiducia, anche per le scelte importanti, nei suggerimenti e nelle scelte della donna; lei gli ribadì ancora che doveva essere lui ad entrare nella dinamica mentale e nella convinzione che certe scelte, dettate dalla contingenza del momento, non miravano assolutamente a colpire lui ma ad ottenere il risultato migliore; gli ricordò l’esperienza con Marco e gli anticipò che quel modello poteva risultare ideale per capire eventi successivi.

Alla chiusura degli uffici, passarono dall’albergo che ospitava gli americani e insieme andarono in villa dove già era stato tutto predisposto per la cena; il personale aveva già lasciato il posto alla loro disponibilità e alla voglia di mettersi a proprio agio; Imma invitò i due a mettersi in libertà e lo fece per prima, passando velocemente dal bagno e ripresentandosi per la cena con una vestaglia tutta trasparenze; chiese a Lauren se voleva approfittare e l’altra la imitò, con gioia di Steve che guardava con lussuria.

Consumarono la cena con la rapidità di una pellicola del muto mandata a velocità doppia e, alla fine, tutti sembravano ansiosi di una sola cosa, ...

... andare in camera e fare sesso; Imma assunse immediatamente il tono della mistress che dava ordini, chiese a Steve se preferiva agire o stare a guardare; senza mezzi termini, dichiarò che non voleva più aspettare per averla; lei chiese a Filippo se gli stava bene guardare senza masturbarsi, come era stato con Marco, gli ricordò; lui assentì.

Avvisò ambedue che, se avevano documenti da concludere, dovevano farlo subito; Steve obiettò che prima voleva assaporarla; poi avrebbe firmato quel che voleva; Filippo la invitò a pazientare; lei non avrebbe sbagliato; gli impose di sedersi sulla poltrona, si avvicinò all’americano e cominciò a spogliarlo, invitando Lauren a farlo con loro due; il cow boy strabuzzava gli occhi a mano a mano che lei gli sfilava gli indumenti e li gettava su una sedia.

Ancor più andò in estasi, quando la sua ragazza sfilò il suo vestito e quello di Imma che le impose di carezzare e leccare le parti che scopriva, di farla godere coi morsi e coi titillamenti; vedere le due veneri che emergevano dagli abiti fu per l’americano una stimolazione inarrivabile; Imma gli teneva le mani distanti dal corpo e non gli consentiva di toccare né lei né la compagna di avventura; la prese per i capelli e la baciò sensualmente sulla bocca, roteandole la lingua libidinosamente.

Steve fremeva di desiderio, quando lei gli abbassò il boxer e mise in luce la verga di media possanza ritta come un palo di cemento; lei lo spinse supino sul letto e si piantò con la vulva sulla ...