1. Nadia, l’eccitante culona : capitolo 3


    Data: 06/09/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: CulonasLover, Fonte: RaccontiMilu

    ... previsione di qualcosa di più consistente, passai al pollice. Nadia inarco nuovamente la schiena e si lascio andare in un grido di piacere a voce ancor più alta mentre dalla fica un’improvvisa esplosione di liquido confermava che il trattamento era molto apprezzato.
    
    Ci staccammo un’attimo per riprendere fiato: Nadia era uno splendore. Leggermente sudata per le contorsioni, le guance rosse, il fiatone e lo sguardo perso e sognante. “Mi stai facendo godere come non mai” fu la sola cosa che mi disse. La feci stendere bene sul letto, le alzai le gambe inserendo le mie braccia sotto le ginocchia e appoggia la cappella all’ingresso della sua fica palpitante. Mi godevo il calore della sua fica bagnata oltre ogni immaginazione muovendo la cappella avanti ed indietro senza penetrarla. Quando la cappella sbatteva sul suo clitoride dritto e duro Nadia gemeva e aspirava aria dalla bocca. “Ti prego, mi vuoi far morire? Fammelo sentire tutto …”. Di fronte ad un così accorato appello cosa potevo fare? Lo infilai tutto di colpo cominciando a bombardarla di colpi decisi. Nell’aria i gemiti di piacere di Nadia ed il rumore ritmico del mio bacino che sbatteva forte con il suo. Dopo un buon quarto d’ora di questo trattamento eravamo decisamente esausti pertanto mi staccai i mi stesi di fianco a lei per riprendere fiato. Ci baciavamo furiosamente mentre lei segava lento il mio cazzo ed io le stimolavo la fica ed il buchetto usando indice e pollice contemporaneamente.
    
    “Devo andare un ...
    ... secondo in bagno” mi disse. “Prego, sicuramente mi troverai qua al tuo ritorno!” risposi. Una volta di ritorno si stese di fianco a me a pancia sotto con le gambe che sporgecano leggermente dal letto. Era ora di dare soddisfazione alla mia profonda attrazione per il suo culone: mi misi dietro di lei e la feci alzare mettendola carponi sopra il limite del letto. Messomi in ginocchio a terra, separai le chiappone con le mai e re-iniziai a leccare partendo dalla fica e arrivando al buchetto. Nadia aveva approfittato del bagno per darsi una sciacquatina quindi la pelle era morbida ed asciutta: furono sufficiente poche leccate bene assestate per riportare la giusta condizione di umidità. Tornai a violare il buchetto usando il pollice, la risposta fu ottima, il pollice calzava bene e Nadia gradiva decisamente.
    
    Era il momento di passare al passo successivo: estrassi il pollice e cominciai a raccogliere l’abbondante succo che scendeva dalla sua fica per lubrificare il buchetto. Convinto di aver raggiunto il livello ideale di lubrificazione mi alza e poggiai la cappella sul buchetto e poi aspettati. Nadia girò la testa verso di me: un cenno mi informò che la cosa stava bene anche a Lei quindi iniziai. Dapprima mi limitai ad un leggero avanti indietro alternato a qualche spinta. Poi provai a violare il buchetto con la punta del cazzo. A metà cappella Nadia si irrigidiva e non c’era verso di proseguire. Ad un certo punto preso dalla foia provai a violarla con più forza ma non fui capace di ...